Amazon Ducatisti Integralisti Shop

giovedì 30 novembre 2017

Ducati Desmosedici promossa a pieni voti da Miller e Rabat: la Rossa adesso piace a tutti


Fino a pochi anni fa la Desmosedici, in tutte le sue declinazioni, rappresentava una sorta di incubo a due ruote per piloti ed ingegneri. Soprattutto per chi aveva lavorato in precedenza su altre moto, adattarsi alla moto italiana è sempre stato un ostacolo enorme. Facile pensare alle difficoltà di Valentino Rossi, che aveva vissuto in precedenza anche Marco Melandri nella sua stagione in Ducati MotoGP, nell'ormai lontano 2008.

Ma il vento dalle parti di Borgo Panigale è cambiato, i leader tecnici sono cambiati e con l'arrivo di Gigi Dall'Igna la Ducati ha intrapreso un percorso che ha cambiato il modo di "pensare" ad un prototipo. La Desmosedici di ultima generazione, che trova le proprie origini nella rivoluzione targata 2015, è una moto che resta fedele al DNA Ducati, con carattere da vendere e specificità assolutamente non replicabili dagli avversari.

Eppure è una moto molto più amichevole, una moto che non intimidisce chi la porta al limite per la prima volta. I risultati delle ultime tre stagione parlano da soli, ma il primo test di stagione delle new entry Jack Miller e Tito Rabat costituiscono l'ennesima cartina di tornasole per una verità che ormai è di pubblico dominio: la Desmosedici è una moto addirittura più facile di alcune concorrenti.


L'australiano che ha vinto in modo spettacolare da Assen nel 2016 in sella ad una Honda RCV, si è prodotto in lodi molto audaci nei confronti della Rossa, definendola una moto equilibrata, facile ed incredibilmente veloce. Detto da un pilota che poteva contare sul supporto HRC e che ha sempre guidato una Honda in MotoGP, è un complimento assolutamente apprezzabile. Stessa attitudine è stata mostrata da Tito Rabat, uno che in questa prima fase di carriera in MotoGP non è riuscito minimamente ad onorare il titolo di campione del mondo Moto2. Non siamo forse al cospetto di un fenomeno alla Zarco, ma è sembrato strano che Titone perdesse completamente la bussola una volta giunto in Top Class. Paradossalmente, avrà oggi una onesta chance in sella alla Ducati di fare ciò che non gli è riuscito in sella alla Honda.



Una volta si diceva che la Casa di Tokyo fosse in grado di costruire moto con cui chiunque sarebbe andato forte, mentre adesso questa affermazione ha perso forza e sostanza. Al contempo, la Desmosedici è diventata una delle moto più ambite nel paddock sia per Team che piloti. Dall'Igna è riuscito in parte a replicare in MotoGP quanto faceva l'Aprilia in 250, quando la maggior parte delle moto in griglia era una moto di Noale. Tutto sommato, anche la Ducati non è nuova a questo tipo di esperienza, visto che anche in SBK per tanti anni la serie 916-955-996-998 ha dettato legge in lungo e in largo, dominando il campionato con piloti ufficiali e privati.

I test di Valencia e Jerez hanno confermato che a Borgo Panigale la strada intrapresa è quella giusta. Andrea Dovizioso nel 2018 potrà contare su una maggiore consapevolezza e Jorge Lorenzo su un anno di esperienza in sella alla moto. Scontato aspettarsi risultati di prestigio anche da Danilo Petrucci, ma la speranza concreta è che anche gli altri rider Ducati possano avere ambizioni da top ten in ogni gara. La Ducati ha smesso di essere una moto difficile, ed è diventata terribilmente sexy per tutti i piloti del paddock MotoGP.

lunedì 27 novembre 2017

Nel 2019 aprirà il parco divertimenti Ducati

Un po' come è già successo per il Ferrari World di Abu Dhabi, anche la Ducati avrà il suo parco dei divertimenti a tema. Il complesso sorgerà su una superficie di 35.000mq a Mirabilandia e si chiamerà Ducati World. Sarà la prima area a tema esclusivamente motociclistico ad essere inserita in un parco divertimenti in Italia. Il parco tematico includerà una montagna russa di nuova generazione, che trasformerà ogni visitatore in un pilota Ducati, simulatori, realtà virtuale e attrazioni per i bambini. Il progetto prevede anche uno showroom dove i visitatori potranno trovare i modelli di moto che hanno fatto la storia, un negozio Ducati, dove poter acquistare abbigliamento e accessori, e aree ristoro a tema Ducati e Scrambler. 

venerdì 24 novembre 2017

Motogp/SBK test Jerez Day3 - Senza Ducati ufficiali, Rea le suona a tutti

Con l'assenza delle Motogp ufficiali di Ducati, Honda e Yamaha il Campione del Mondo della Superbike si toglie lo sfizio di guardare tutti dall'alto nei test appena conclusi sulla pista di Jerez.
Più veloce della pole firmata da Dani Pedrosa (complice anche la riasfaltatura della pista) ma più lento di qualche decimo rispetto ai tempi siglati dalle Ducati ufficiali nella giornata di ieri, Rea si è preso il lusso di essere più veloce delle Motogp di Suzuki, KTM e Aprilia, oltre alle Ducati private. 
Il cannibale continua a divorare avversari...

lunedì 13 novembre 2017

Motogp Valencia - Il punto di vista di PGreco

Onore a Marquez e Dovizioso per essersi giocati un bellissimo campionato e alla Ducati per essere stata protagonista sino alla fine.
Quest’anno si è visto che quanto campione sia Marquez, con una Honda non certo perfetta ci ha sempre messo del suo è ha vinto un campionato meritatissimo. Per capire come la Honda non fosse al meglio basta vedere i risultati di Pedrosa (veloce solo in 3 piste) e Crutchlow (inesistente).

Dovizioso: il pilota che nessuno riteneva pronto per la lotta al titolo quest’anno lavorando sodo, con molto sacrifico e tanto cuore è arrivato ad essere l’unico pilota a poter contrastare Marquez. E la Ducati l'ha ripagato dandogli la Desmosedici più competitiva dal 2008. Dopo anni di problemi e risultati mancanti, quest’anno Dovizioso ha vinto 6 gare...cosa che non succedeva dal lontano 2007.

Però ci sono come sempre delle note negative, e sono tutte da attribuire ai soliti tifosi da stadio. A chi non nutre passione per il motosport ma solo odio. Da una parte i sostenitori di Rossi che odiano tutti quelli che non fanno parte del suo entourage, creando casi dove non esistono e riversano odio sui social e sulle tribune. Poi ci sono gli "italiani" che odiano gli spagnoli per partito preso e sfogano le loro frustrazioni su MM o Lorenzo e perciò ogni pretesto è buono per spalare me**a su di loro, come la sterile polemica sulla gara di ieri. Premesso che il campionato Dovizioso lo abbia perso a Philip Island e no ieri, e anche se Lorenzo gli avesse ceduto la posizione, non il mondiale sarebbe stato ugualmente di Marquez, perchè nel suo momento peggiore è arrivato al massimo alla quinta posizione. Perciò basta sputare su di lui, è stupido e inutile.
Cosa più importante le Dovizoso ha corso tutta la gara impiccato, e proprio lui ha ringraziato Jorge che facendogli strada lo ha aiutato a stare con i primi fino a quando le gomme hanno retto.

Per noi Ducatisti è stato un campionato stupendo, nonostante la sconfitta. Una Ducati vincente che ha lottato fino alla fine per il titolo è molto più di quello che ci si aspettava ad inizio campionato. Spero che questo sia di buon auspicio per il 2018, con entrambi i piloti protagonisti.

FORZA DUCATI SEMPRE!!

mercoledì 8 novembre 2017

Panigale V4: un ringhio da pelle d'oca !!!


Motogp Valencia - Atto finale: orari, info circuito e curiosità.

L'anno scorso l'ultima gara stagionale fu vinta da Jorge Lorenzo, seguito da Marc Marquez e Andrea Iannone. Il pilota maiorchino è anche il detentore del maggior numero di vittoria sulla pista di Valencia con 4 successi, nonché il recordman del tracciato con il tempo di 1'29.401, pole 2016.
La velocità massima raggiunta sulla pista spagnola è stata raggiunta nel 2015 dalla Ducati Desmosedici di Andrea Iannone con 335,9 Km/h.
Gli orari:
Su Sky
Venerdì 10 novembre
9:55-10:40 - FP1 MotoGP
14:05-14:50 - FP2 MotoGP

Sabato 11 novembre
9:55-10:40 - FP3 MotoGP
13:30-14:00 - FP4 MotoGP
14:10-14:50 - Qualifiche MotoGP

Domenica 12 novembre
9:40-10:00 - Warm-up MotoGP
14:00 - Gara MotoGP

Su TV8
Sabato 11 novembre
14:10-14:50 - Qualifiche MotoGP

Domenica 12 novembre
14:00 - Gara MotoGP

lunedì 6 novembre 2017

WSBK Gara2 Qatar - La Pagella di PGreco


Con Gara2 in Qatar termina la stagione 2017 della WSBK, un campionato che ha regalato pochissime emozioni. Il binomio Rea/Kawasaki ha ammazzato il campionato aggiudicandosi 17 vittorie su 26. La Ducati e Chaz Davies ci hanno provato, ma i limiti della Panigale hanno costretto il pilota inglese a superare i limiti della fisica per porvi rimedio. Un secondo posto in campionato con tutti quei punti di svantaggio è una vergogna. Poi ci sono le altre case: Yamaha dopo anni di assenza torna ma non si dedica al 100% al progetto, raccogliendo poco o nulla. Honda sono anni che afferma di essere ufficiale, ma la moto viene aggiornata raramente è mai in modo poco incisivo. In MV la mancanza di fondi si ripercuote sulla moto: un telaio vecchio ma formidabile, abbinato ad un motore fiacco e con 0 affidabilità. Poi c'è Aprilia che pur essendo rientrata ufficialmente, di ufficiale non ha nulla. La RSV4 è la stessa moto da 4 stagioni. Infine BMW ha due giovani talenti, ma una moto ufficiosa che non può competere con gli avversari.
Con le nuove regole cambieranno parecchie cose, perchè Dorna sarà in grado di decidere a tavolino chi potrà far bene.
Questo lo chiamo campionato pilotato legalmente, ciò che Dorna vorrebbe fare anche in MotoGP.

Rea Voto Immenso
Gara come le altre sempre al comando.

Davies Voto 9
Sempre all'attacco ma mai al punto di poter competere con Rea

Lowes e VdM Voto 8
Dimostrano che la Yamaha ogni tanto c'è e che nelle ultime gare sia cresciuta. Se riescono a non sdraiarsi arrivano a ridosso del podio.

Fores Voto 8
Con una moto non ufficiale è spesso nella top5, non gli si può chiedere di più.

Melandri Voto 4
Dopo il podio di Gara1 vederlo così indietro è davvero brutto. Pessima risultato per concludere la stagione del ritorno.

domenica 5 novembre 2017

Ducati World Premiere - Tutte le novità presentate a Milano

 Panigale V4 Speciale 
Panigale V4
Panigale 959 Corse Edition
 Multistrada 1260 DVT Pikes Peak
Multistrada 1260 DVT




Scrambler 1100
 Monster 821
 X-Diavel White
Multistrada Enduro Pro