Lo ricordo come fosse ieri, Marco Simoncelli perdeva il controllo della sua Honda durante il secondo giro del GP di Sepang, passando da pilota talentuoso e promessa della massima categoria a simbolo della tragicità del nostro amato sport.
Dalla dinamica dell'incidente la gravità della situazione era parsa subito drammatica, lasciando i telespettatori con il fiato sospeso, in attesa del primo bollettino medico...tutti con la speranza che quello a cui avevano appena assistito si potesse risolvere per il meglio, perchè tutti negavamo l'evidenza a noi stessi, convinti che potesse servire a qualcosa essere positivi.
Purtroppo la tragica notizia della scomparsa del giovane pilota romagnolo non tardò ad arrivare, e quando diedi l'ufficialità sulla mia pagina, mi ritrovai coperto d'insulti perchè in molti non riuscivano a crederci, non riuscivano ad accettare che una giovane vita si fosse nuovamente spenta in una gara motociclistica.
Da quel giorno per Marco si è scritto e detto di tutto, il circuito di Misano ha cambiato denominazione passando a "Marco Simoncelli World Circuit", gli è stato dedicato un museo nella sua Coriano e molti eventi sono stati a lui dedicati, mentre la sua famiglia ha creato una Fondazione a suo nome con finalità umanitarie senza scopo di lucro.
Sfortunatamente sfruttando il suo nome si sono verificati anche spiacevoli episodi di truffe. Oltretutto, a mio avviso, la sua immagine è stata vittima di uno sciacallaggio mediatico attraverso i social e il web, per commuovere e "rubare" like e condivisioni. Per questo evito spesso di parlare di Marco, non voglio rientrare in quella categoria. Solitamente preferisco ricordare le altre vittime del motociclismo, quelle che in pochi ricordano, quelle che hanno dato la vita per il nostro sport ma che non ricevono lo stesso trattamento perchè meno mediatici o simpatici: davanti alla morte siamo tutti uguali. Oggi ho fatto un'eccezione perchè ricorrono i 5 anni della sua scomparsa, perchè tra pochi giorni si correrà nuovamente sulla pista di Sepang ed era giusto ricordarlo come tutti i ragazzi che in pista o su strada ci hanno lasciato un vuoto.
Ciao Sic.
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