La Ducati ha sempre colpito per i suoi progetti un po' estremi, controcorrente al mercato globale, producendo motociclette sportivissime e dal carattere deciso. Il bicilindrico desmodromico, il telaio a traliccio, senza dimenticare la frizione a secco, sono tutte caratteristiche che hanno fatto distinguere negli anni la casa di Borgo Panigale.
Queste caratteristiche però hanno sempre, di fatto, relegato Ducati ad un mercato di nicchia, per soli appassionati, comportando una bassa produzione e una minima fetta di mercato. Tutta questa concatenazione di fattori ha comportato, negli anni, a più cambi di proprietà, tenendo sempre gli appassionati del marchio con il fiato sospeso su quale fosse il futuro dell'azienda.
Dalla gestione Bonomi, con Gabriele Del Torchio come A.D., ma soprattutto dal 2012 con l'acquisizione da parte del gruppo Volkswagen, le cose sono iniziate a cambiare, non senza polemiche. I puristi del marchio si lamentano della globalizzazione intrapresa dall'azienda, senza capire che proprio i nuovi modelli "disprezzati" servono a far cassa e di conseguenza portano nuova "linfa" per produrre i tanto amati modelli super sportivi senza compromessi.
Come tutti sanno, i modelli sportivi al top di gamma come 916, 999, 1098 e Panigale, hanno portato lustro all'azienda, ma non sono certamente tra quelli più venduti e che fanno realmente guadagnare il marchio.
Detto ciò, l'arrivo di moto in nuovi segmenti di mercato come Hypermotard, Multistrada, Scrambler e Diavel sono il solo modo per rispondere alle richieste di un mercato fatto non solo di Integralisti del marchio, ma di altri motociclisti con esigenze diverse, che non si erano mai avvicinati a Ducati proprio per le sue particolarità. Senza contare che quando i numeri sono piccoli, la qualità reale, al contrario di ciò che si è portati a pensare, è inferiore alle grandi produzioni.
Detto questo, ben vengano le MTS 939, le nuove SuperSport e magari altri modelli in altri segmenti di mercato come il Cross o il tanto esorcizzato scooterone.
Ricordiamoci che anche il Monster, alla sua presentazione, fu visto come un fallimento, diventando in seguito un vero must che ha reinventanto il segmento delle naked e salvanto dal fallimento l'azienda di Borgo Panigale.
Ben venga tutto ma UNA VASCA DA BAGNO (scooterone) NO!!!!
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