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domenica 28 febbraio 2021

Panigale V4: Campionessa di vendite

 

 2017 - Alla Ducati World Première 2018 e successivamente ad EICMA, per il grande pubblico, la casa di Borgo Panigale svela la sua ultima supersportiva: la Panigale V4. 


Tre le versioni iniziali: "base", S e Speciale (in tiratura limitata a 1.500 esemplari). La prima differenza che salta subito all'occhio tra le versioni sono le sospensioni: la base monta forcella Showa Big Piston Fork con steli da 43 mm di diametro e un mono Sachs, entrambi regolabili. La Ducati Panigale V4 S e la Speciale contano invece su una forcella Öhlins NIX-30, un ammortizzatore posteriore Öhlins TTX36 e ammortizzatore di sterzo sempre Öhlins. Ma la vera chicca del nuovo progetto risiede nel motore, il neonato Desmosedici Stradale, così battezzato perchè attinge direttamente dalle conoscenze maturate in Motogp dalla squadra corse. 214 CV a 13.000 giri, con una coppia di 124 Nm a 10.000 giri, e addirittura 226 CV sulla Speciale (con il Racing Kit) il tutto su una struttura che pesa complessivamente a secco di 174 kg (164 la Speciale con Racing Kit)  raggiungendo un rapporto peso potenza di 1,1CV/kg.
oltre alle prestazioni, anche i prezzi non sono per tutti: si parte dai 22.590 euro per la standard, passando per i 27.890 euro della più raffinata S, fino ad arrivare ai 39.900 della Speciale, il top di gamma.
E nonostante tutto, la rivoluzione Ducati è un successo, le Panigale V4 vanno a ruba sia in Italia che nel resto del mondo. Ma qual è stato il segreto del suo successo? In primis sicuramente una linea che ricalca, ma incattivisce ulteriormente, quelle della sua bellissima progenitrice, pur restando elegante e affascinate al tempo stesso. Linee che le concorrenti dirette possono solo sognare. In secondo luogo ha una scheda tecnica da far impallidire qualsiasi avversaria, unita ad una ciclistica e a una tecnologia derivata dalle corse. Per la prima volta non si parla di una moto stradale nata per correre, ma di una moto da corsa con cui si può circolare anche su strada. E poi c'è la passione per il marchio, e per questo voglio riportarvi quanto scritto da Motorbox:" il fascino esercitato dalle rosse di Borgo Panigale è magnetico, e la passione del popolo ducatista verso il brand è senza limiti. Come spieghereste se no le vendite di una moto che costa più di ogni sua rivale, che sulle prime è più difficile da portare al limite e che tra i cordoli del mondiale non ha ancora debuttato?".
Nel 2019 vengono presentate due nuove versioni: la V4S 1100 Corse

che ricalca le linee della Desmosedici impiegata in Motogp (al prezzo di 29.990 euro) e la V4R 1000, quella che sarà la vera base per il Campionato del Mondo Superbike (al prezzo di 39.900 euro)

Sempre nel 2019 viene presentata un'altra versione in tiratura limitata a 500 esemplari, al costo di 41.900 euro, e si tratta della 

Ducati Panigale V4 25° Anniversario "916"


Dopo soli due anni dal debutto, Ducati aggiorna le sue sportive presentando i nuovi modelli, che oltre ad essere aggiornati a livello componentistico si riconoscono per aver maturato l'aerodinamica della versione R: le famose e tanto chiacchierate alette sulla carena.
 

Sempre nel 2020 Ducati sconvolge il mondo delle moto presentando quella che attualmente è la sua moto stradale più esclusiva di sempre: la Superleggera V4.
500 esemplari numerati e corredati di certificato di autenticità per la ragguardevole cifra di 100.000 euro. Un concentrato di tecnologia, potenza e materiali nobili per un capolavoro di ingegneria, una vera e propria scultura in movimento. 

2021. Ducati amplia ulteriormente la gamma V4 presentando la Panigale V4 SP al prezzo di 37.000 euro.

Dopo molti anni torna sulla carena di una "rossa" di Borgo Panigale la dicitura SP, utilizzato per riconoscere una moto di produzione con una dotazione tecnica specifica che la rende più veloce in pista, utilizzata per la prima volta sulla mitica 851. 

In attesa che riesca a diventare campionessa anche in pista, nella WSBK, godiamoci questa opera d'arte ingegneristica sulle strade di tutto il mondo. 

mercoledì 24 febbraio 2021

Addio a Fausto Gresini e Fiammetta La Guidara

 

In queste ore il mondo del motorsport, italiano e mondiale, piange la scomparsa di Fiammetta La Guidara e Fausto Gresini. Due persone che in modi differenti hanno fatto amare il mondo dei motori a due e quattro ruote, due persone che hanno saputo trasmettere la loro passione al pubblico, per questo non verranno ricordati semplicemente per la loro professione, ma per essere stati delle belle persone, come se ne vedono ormai poche nell'ambiente.    
Avevano rispettivamente 50 e 60 anni, ancora troppo giovani e con troppe cose da fare e da dare a questo mondo. Fiammetta se n'è andata a causa di complicazioni legate alla gravidanza e a nulla è valsa la corsa all'ospedale. Fausto invece era ricoverato ormai da settimane in ospedale a Imola, dopo aver contratto il Covid poco prima di Natale. Fiammetta sarà ricordata professionalmente come la prima voce femminile in Italia di un campionato motociclistico, nonché collaboratrice di tantissime testate giornalistiche del settore, tra cui: Motosprint, Autosprint e In Moto. Fausto invece, come tutti sapete, è stato campione del mondo della 125 ben due volte in sella alla Garelli (1985/1987). Come team manager ha vinto tre mondiali: in 250 con Daijiro Kato nel 2001, in Moto2 con Toni Elias nel 2010 e in Moto3 con Jorge Martin nel 2018. Mi piace pensare che, in un mondo parallelo, ora Fausto abbia potuto riabbracciare i suoi due piloti, Kato e Simoncelli, scomparsi prematuramente e Fiammetta possa raccontare delle loro gesta sportive, perchè insieme tutti e quattro hanno ancora tanto da fare.