Quando arriva un nuovo modello, chi da poco ha acquistato una moto nuova rischia di vedere mortificato il valore del proprio acquisto. Accadrà anche con la Panigale V2?
In Ducati stanno ancora sorseggiando lo champagne stappato in occasione dell'entrata in produzione della nuova Panigale V4, mentre c'è chi ha pensieri di altro tipo che gli attraversano la mente. In particolare, la nostra considerazione è rivolta ai possessori della Panigale V2, magari una versione raffinata come la 1299 S. Il fortunato possessore di un simile gioiello ha sborsato come minimo una cifra attorno ai 25.000 euro, che non sono propriamente briciole. Quando si acquista una moto, si fa una scelta di cuore e difficilmente si considera la cosa un investimento potenzialmente profittevole, tranne quando ci si trova a compiere acquisti di interesse collezionistico, che seguono logiche differenti. Lo diciamo a quei fortunati che hanno acquistato una Ducati 916 nel 1994 e la custodiscono gelosamente in garage con la stessa cura che si riserverebbe ad un grande vino di annata.Quando si presenta un modello nuovo, ogni precedente modello subisce un contraccolpo nelle sue quotazioni, spesso figlio del gradimento del pubblico nei confronti della nuova arrivata. In alcuni casi, accade anche qualcosa di imprevedibile. Un episodio abbastanza eclatante riguarda la presentazione della Ducati 999: la moto che aveva sulle proprie spalle la pesantissima eredità di dover sostituire la 998, semplicemente la perfezione fatta moto.
Nel momento in cui si diffusero le prime immagini della 999, le quotazioni della serie 916/998 schizzarono letteralmente alle stelle, portando ad aumenti anche del 30% del valore di un usato tutto sommato all'epoca piuttosto diffuso. La 999 non fu mai del tutto accettata dagli appassionati, pur essendo una moto grandiosa per equilibrio e prestazioni. L'insuccesso della sua linea così ardita, segnò l'ennesima affermazione di quanto l'eredità di Tamburini fosse presente nell'animo di tanti ducatisti.
La rivoluzione rappresentata dalla Panigale V4 è qualcosa che va decisamente oltre una linea che in ogni caso mantiene un innegabile family feeling con l'attuale Panigale V2. Proprio quest'ultima, fu la portatrice di un'altra rivoluzione sia legata al design che alla tecnica, abbandonando il traliccio di acciaio per abbracciare il telaio scatolato anteriore. Una soluzione che ha regalato alla Panigale un peso piuma, ma ha reso molto difficile la strada per rendere competitiva questa moto nella sua versione SBK.
Adesso siamo al cospetto di una rivoluzione molto più profonda, che riguarda il cuore della moto. Il bicilindrico, anima e spirito di ogni Ducati, lascia il posto al poderoso Desmosedici Stradale, un motore nato per primeggiare in MotoGP, che è pronto ad equipaggiare una moto da utilizzare tutti i giorni. La moto piace a tutti, ed ha fatto innamorare chiunque a Milano facendosi eleggere più bella del salone. Eppure c'è un grosso ma, e riguarda gli appassionati più puri del marchio di Borgo Panigale. I possessori della Panigale 1299 e 1199, che magari temono un crollo delle quotazioni della propria moto, forse possono dormire sonni tranquilli se prendono in considerazione l'effetto V4.
La Panigale 1299 V2 rischia di diventare l'ultimo esemplare di una stirpe condannata all'estinzione, la punta di diamante di un'era destinata in ogni caso a diventare un ricordo, l'era in cui la Ducati aveva "solo" due cilindri. Questo elemento così romantico, potrebbe incidere moltissimo sulle valutazioni di questa moto, che rappresenta il canto del cigno della massima tecnologia Made in Borgo Panigale applicata alle bicilindriche sportive.
Potremo sbagliarci, ma per quanto sia vero che la Panigale V4 è attesa da fior di appassionati, è altrettanto vero che in futuro saranno in tanti a voler mettersi in garage un bell'esemplare di Ducati bicilindrica, magari proprio dell'ultima bicilindrica sportiva di grossa cilindrata prodotta dalle parti di Bologna. Tutto sommato, aver comprato una Ducati Panigale 1299 nuova a Settembre, potrebbe non rivelarsi un pessimo affare.
Nessun commento:
Posta un commento