Le dichiarazioni di Andrea Dovizioso al termine della vittoriosa gara in Austria:
"L'ultimo giro avevo un piccolo vantaggio, ma perdevo troppo nelle curve a sinistra, quindi dovevo chiudere le porte. Forse per come è fatto il nostro scarico, non riesco a capire bene se ho una moto vicina o no: spesso in prova mi pare di avere qualcuno attaccato, ma poi non c'è. Nell'ultimo giro non avevo capito che non era attaccato a metà pista, quindi nelle due curve a sinistra, dove mi aveva già passato prima, ho chiuso la porta e le ho fatte più piano, solo che così gli ho dato la possibilità di riavvicinarsi".
"All'ultima staccata ho frenato forte, solo che frenando così forte non sono uscito perfettamente. Lui ha aperto il gas prima e si lanciava per la staccata dopo. In quel frangente sono stato molto lucido: se all'ultima curva gli avessi chiuso la porta, saremmo finiti entrambi oltre il cordolo e lui avrebbe vinto la gara. Invece ho capito che dovevo staccare forte e tenere la porta aperta, per poi incrociare la traiettoria ed uscire più forte. Il gesto è stato assolutamente istintivo. In quella curva di solito non si può sorpassare, però sapevo che Marc una cosa del genere poteva provarla. Avendo stretto i denti, perché la gomma mi era calata un po' troppo negli ultimi quattro giri, non ci credevo che ci volesse provare proprio in quella curva. Il gesto quindi è venuto naturale, perché stavamo per rovinare la gara: se io avessi chiuso la porta, saremmo anche potuti cadere. Alla fine è abbastanza normale che lui ci abbia voluto provare, ma anche che nei miei panni ci sia stato un momento di nervosismo. Il gesto è stato un po' come dire: 'Ma vaffa..., ti ho fregato'.
In base a come andava la gara cercavo di fare una strategia, ma nel momento in cui lui ha fatto quel piccolo lungo mi sono detto: 'Ora vediamo quanto ne ha'. Purtroppo ne aveva e quindi ho capito che la gara si sarebbe risolta solo all'ultimo giro. La soddisfazione è stata enorme, perché in lotta l'adrenalina è molto più alta, anche se la sensazione del Mugello resterà ineguagliabile. Lottare con Marc secondo me è stata un'altra prova di forza, anche per come abbiamo gestito il weekend in ogni momento. Carta canta e questo ci fa realmente credere che ce la possiamo giocare. E ora anche gli avversari sanno che noi ci siamo, perché tutto quello che è successo in questo weekend dimostra quanto stiamo lavorando bene. Da fuori tutti si aspettavano che la Ducati avrebbe avuto vita facile, ma non è stato affatto così: le altre Desmosedici sono andate bene, ma non mi pare che siamo in sei là davanti. Quando è tutto così al limite, conta tutto. Oggi abbiamo vinto di un niente e se non sistemi tanti piccoli dettagli non ci arrivi a questa vittoria. Quest'anno ho capito che bisogna stare rilassati e pensare solo a lavorare, perché con questo atteggiamento alla fine si portano a casa i risultati. Ora sono consapevole del mio potenziale e ci credo di più che in passato. Ora abbiamo un test a Misano, che è sempre importante, anche perché è l'ultimo che abbiamo a disposizione quest'anno".
(tratto da it.motorsport.com)
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