Andrea Dovizioso giunto al quinto anno in Ducati, inizia a dare segni di insofferenza, dopo aver lavorato duramente in silenzio nelle passate stagioni per riportare in alto il marchio di Borgo Panigale. Negli ultimi giorni, durante un evento organizzato da Seat (di cui è testimone) sia nel pre gara di Jerez, ha rilasciato delle dichiarazioni molto interessanti e importanti che vi riporto in ordine sparso (tratte da Motoblog e GPOne) per poter capire l'attuale situazione in Ducati.
"Nelle prime tre gare ci aspettavamo di più come velocità A parte la sfortuna dell’Argentina, soltanto in Qatar ci siamo giocati il podio, in Argentina e Texas siamo però riusciti a capire cosa fare per il motore.Non siamo certamente più indietro rispetto al 2016. La moto di quest'anno non è poi così diversa da quella della scorsa stagione, abbiamo fatto dei piccoli ritocchi principalmente al retrotreno e abbiamo notato qualche piccolo miglioramento, ma fondamentalmente la nostra moto è rimasta molto simile alla GP16. Non c'è un problema specifico con la nuova Desmosedici: dobbiamo, più in generale, trovare la soluzione ad alcuni problemi che non siamo ancora riusciti a risolvere. Jorge è un pilota con tanta esperienza e quello che dice dovrebbe farci aprire ancora di più gli occhi su quali siano i settori su cui dobbiamo concentrarci maggiormente. Sono da molti anni in Ducati e sono ben consapevole dei pregi e dei punti deboli della moto, ma l'arrivo di Jorge è stata una conferma importante: sa bene dove bisogna intervenire per riuscire a fare dei passi avanti. Anche in passato abbiamo svolto dei test a Jerez, però non è quello che ti permette di disputare un weekend positivo o meno. Sono piccoli dettagli, che non fanno la differenza, ancora di più adesso che non ci stiamo giocando la vittoria. Non abbiamo ancora utilizzato la nuova carena perchè i pregi non sono maggiori rispetto ai difetti. Abbiamo sofferto tanto l'assenza delle ali ad Austin, dove ho capito molte cose rispetto alla passata stagione. Devo dire che in certi tracciati perdiamo di più senza ali, in altre magari meno. E' normale essere frustrati nel momento in cui non ti giochi il Campionato.
Credo non sia il momento di parlarne con i giornalisti, serve trovare una soluzione insieme con la squadra. E’ una storia un po’ lunga, di sicuro non dobbiamo dimenticarci di quanto siamo stati bravi a migliorare la moto nel tempo, soprattutto il grande step nel 2015. Purtroppo in questi due anni non siamo riusciti a fare quel passo per permetterci di essere competitivi su tutte le piste e giocarci il Campionato. Personalmente la situazione è più chiara e faremo di tutto per risolverla”.
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