Oltre ad avere un palmares decisamente differente, Paolo Ciabatti ha spiegato altro sugli approcci di Iannone e Lorenzo al lavoro di squadra
Partiamo dal presupposto secondo cui il primo rivale da battere il proprio compagno di team. Questa affermazione è valida in ogni sport e quando si parla di Racing assume contorni ancora più definiti. Se guidi una Honda e ti chiami Marquez, puoi accettare di essere sconfitto da Vinales e dalla sua Yamaha. Ma se sei un pilota Ducati, non puoi accettare di essere battuto da chiunque altro guidi una Ducati in pista. E' una legge non scritta, che vale in ogni singolo box, compreso in quello che condividono Andrea Dovizioso e Jorge Lorenzo.
Eppure, anche tra compagni di squadra che farebbero di tutto per battersi l'un l'altro, può esserci un profondo rispetto ed una gran voglia di collaborare. Una situazione che in Ducati hanno vissuto nell'ultima stagione in modo nettamente migliore rispetto a quanto capitato tra il 2015 e il 2016, con la coppia Iannone - Dovizioso a fare scintilla in pista e fuori. Sull'argomento è tornato Paolo Ciabatti, nel momento in cui gli è stato chiesto se fosse o meno preoccupato per quanto potrebbe avvenire nel 2018 dopo le leggere incomprensioni di fine stagione tra Dovizioso e Lorenzo.
Per quanto la rivalità tra questi due piloti sia altissima, si parla di due campioni che hanno debuttato assieme in 250 nel 2005, e poi hanno continuato la propria scalata nel 2008, approdando in MotoGP rispettivamente in Honda e Yamaha. Un'esperienza enorme, che li ha portati a condividere la stessa moto e lo stesso obiettivo: vincere con una Ducati.
Una situazione molto diversa da quella chi si è vissuta precedentemente, come sottolinea Ciabatti: «Penso che per la coppia Iannone-Dovizioso la situazione fosse molto diversa, soprattutto per la differenza di carattere di quest'ultimo. Ha un carattere abbastanza diverso rispetto a Jorge. A noi piace molto Andrea Iannone. Quando arrivò in squadra, venne con l'approccio di grande rivalità nei confronti del suo compagno di team, il che creò immediatamente delle frizioni. Adesso ci sono Jorge e Dovi, che si conoscono molto bene a vicenda perchè sono in MotoGP da molti anni. Si rispettano a vicenda. Ovviamente vogliono battere ognuno l'altro, ma è normale. Ogni compagno di squadra è il peggior nemico. Non sono preoccupato di quello che accadrà».
Paolo Ciabatti afferma insomma come, per quanto la rivalità tra Dovizioso e Lorenzo sia forte, non si arriverà mai a situazioni davvero rischiose, perchè si sta parlando di due piloti con grandissima esperienza e che si rispettano tra loro: «Ovviamente ci potranno essere momenti in cui la divergenze potrebbero aumentare, anche perchè in pista può succedere di tutto. Io penso che sia Andrea che Jorge nutrano un profondo rispetto reciproco. Non piace a nessuno di loro fare cose folli in pista. Quando i piloti si rispettano tra loro, è perchè si sono osservati in pista per molti anni, e già per questo il 90% del lavoro è fatto. Non viviamo in un mondo ideale. Ci potrebbero essere momenti particolari, mq sarà abbastanza facile sedersi attorno ad un tavolo con loro e tagliare sul nascere qualsiasi potenziale problema e lasciare che ognuno spieghi le proprie ragioni all'altro. Se dovesse nascere qualche malinteso, non aumenterà mai ad un livello troppo alto».
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