Lo spagnolo al primo test del 2017 era lontano, oggi è vicinissimo: grande evoluzione della coppia Desmosedici - Lorenzo
Continua il percorso di Jorge Lorenzo in sella alla Ducati Desmosedici e nel secondo giorno di test a Sepang appare chiaro ancora una volta che il rapporto che a inizio 2017 aveva difficoltà a decollare, oggi rappresenta un connubio tra i più competitivi presenti in griglia. Sono cambiati entrambi, sono evoluti ed hanno compiuto passi l'uno verso l'altra e viceversa. Lorenzo ha saputo reinventarsi dopo tanti anni di Yamaha e la Ducati ha saputo lavorare per venire incontro allo spagnolo, migliorando gli aspetti della Desmosedici che oltre ad essere indigesti per il campione erano probabilmente il grande limite del progetto.
— Jorge Lorenzo (@lorenzo99) 28 gennaio 2018
Non siamo ancora in gara ed è presto per festeggiare. Ma le sensazioni sono buone e nel motociclismo le sensazioni sono tutto. Queste le parole dello spagnolo al termine della prima giornata: «La nuova moto mi ha subito trasmesso un buon feeling e il nostro primo test del 2018 è iniziato in modo positivo. La GP18 è decisamente più vicina al mio stile di guida e gira meglio con il gas a centro curva e, per essere il primo giorno di test su un circuito particolare come Sepang, abbiamo fatto segnare davvero un gran tempo. Vedere quattro Ducati nei primi cinque posti è sicuramente un altro segnale positivo e ho la sensazione che siamo sulla strada giusta, anche se naturalmente dobbiamo ancora migliorare alcuni aspetti».
Al termine del secondo giorno di test, Lorenzo si è preso il gusto di essere il primo pilota Ducati in classifica con un tempo di 1'59.498, a meno di due decimi dal riferimento della giornata segnato da Maverick Vinales. Come sempre, è giusto sottolineare che i test non sono tutto, che non si conoscono con precisione le condizioni degli avversari, quanta benzina ci sia nel serbatoio, se abbiano o meno utilizzato gomme nuove e altro. Quello che però è altrettanto giusto sottolineare, è che il passo avanti fatto dai primi test del 2017 ad oggi è enorme per Jorge Lorenzo.
A quell'epoca, la Desmosedici era per lo spagnolo un oggetto strano a cui dare del "Lei" con estrema circospezione. Oggi invece la situazione è diversa, e vedere Lorenzo spremere la GP18 sui curvoni di Sepang è un vero piacere. Anche i tempi sono molto importanti, perchè un anno fa era impensabile per lo spagnolo abbattere il muero dei 2 minuti a Sepang molto facilmente, mentre oggi ci è riuscito 3 volte ed ha girato anche molto spesso sul passo del 2'00, che a Sepang è un bell'andare.
Insomma è presto per stappare bottiglie e brindare ad un Lorenzo pronto a lottare per il titolo in sella alla Ducati, ma non è presto per sorridere pensando soddisfatti che questo grande campione ha lavorato senza sosta su se stesso mentre in Ducati si lavorava sulla moto. I risultati si vedono ed ora abbiamo sempre più voglia di essere già in Qatar, una pista che lo spagnolo ha sempre amato. Potrebbe essere il teatro perfetto per rompere il ghiaccio e vivere un inizio di stagione da sogno.
➡️ Hear from @lorenzo99 about his first day of 2018— MotoGP™🇲🇾⏱ (@MotoGP) 28 gennaio 2018
➡️ 500cc GP Winner Simon Crafar gives his take on Dovi & Lorenzo's 2018 chances
Action, interviews & expert eye, all in After The Flag: Episode One from the #SepangTest!
Full show: https://t.co/lIdqzZGx0M pic.twitter.com/C8iBiDY79U
Al termine del secondo giorno di test, Lorenzo si è preso il gusto di essere il primo pilota Ducati in classifica con un tempo di 1'59.498, a meno di due decimi dal riferimento della giornata segnato da Maverick Vinales. Come sempre, è giusto sottolineare che i test non sono tutto, che non si conoscono con precisione le condizioni degli avversari, quanta benzina ci sia nel serbatoio, se abbiano o meno utilizzato gomme nuove e altro. Quello che però è altrettanto giusto sottolineare, è che il passo avanti fatto dai primi test del 2017 ad oggi è enorme per Jorge Lorenzo.
A quell'epoca, la Desmosedici era per lo spagnolo un oggetto strano a cui dare del "Lei" con estrema circospezione. Oggi invece la situazione è diversa, e vedere Lorenzo spremere la GP18 sui curvoni di Sepang è un vero piacere. Anche i tempi sono molto importanti, perchè un anno fa era impensabile per lo spagnolo abbattere il muero dei 2 minuti a Sepang molto facilmente, mentre oggi ci è riuscito 3 volte ed ha girato anche molto spesso sul passo del 2'00, che a Sepang è un bell'andare.
Insomma è presto per stappare bottiglie e brindare ad un Lorenzo pronto a lottare per il titolo in sella alla Ducati, ma non è presto per sorridere pensando soddisfatti che questo grande campione ha lavorato senza sosta su se stesso mentre in Ducati si lavorava sulla moto. I risultati si vedono ed ora abbiamo sempre più voglia di essere già in Qatar, una pista che lo spagnolo ha sempre amato. Potrebbe essere il teatro perfetto per rompere il ghiaccio e vivere un inizio di stagione da sogno.
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