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lunedì 4 dicembre 2017

Ducati pronta a blindare Dovizioso fino al 2020


Andrea Dovizioso ha regalato una stagione da sogno ai dirigenti Ducati, che avevano puntato moltissimo sull'ingaggio della stella Jorge Lorenzo e che probabilmente non avrebbero mai immaginato di arrivare a Valencia in piena lotta per il titolo con Desmodovi. Un bilancio di sei vittorie di manche, va ben oltre le aspettative di inizio stagione e superano di gran lunga il budget stanziato per l'ingaggio del pilota italiano.

Cifre ufficiali non ne sono mai girate, ma l'opinione comune è che l'ingaggio strappato da Andrea Dovizioso nel biennale 2017 e 2018 reciti una cifra di poco superiore al milione di euro. A questo valore, si devono aggiungere premi gara che potrebbero aggirarsi sui 200.000 euro a vittoria e di un premio per la seconda posizione in campionato. Plausibile che il premio per il podio in campionato parta dal milione di euro in caso di vittoria, ai cinquecentomila per il secondo posto che si dimezzano per il terzo gradino del podio. Mettendo assieme i numeri, il bilancio 2017 per Dovizioso dovrebbe recitare sotto la voce "Ingaggio Ducati" una cifra che si attesta di poco superiore ai due milioni e mezzo di euro. Non parliamo certamente di briciole, ma la cifra assume tutt'altro spessore se confrontata all'ingaggio di Lorenzo, che è stato ampiamente confermato superiore ai dodici milioni a stagione.

Alle porte del 2018, la Ducati deve letteralmente fare i conti con un dislivello tra i due ingaggi dei piloti ufficiali che inizia a stonare. Se è vero che quando Lorenzo è giunto a Borgo Panigale aveva un palmares di tutt'altro spessore rispetto a quello di Dovizioso, è altrettanto vero che quel palmares non si è arricchito durante questo 2017 neanche di una vittoria, mentre quello del suo compagno di squadra inizia ad essere un pedigree di tutto rispetto.

Fermo restando che in Ducati sono contenti dei progressi fatti da Jorge Lorenzo in sella durante la stagione, e sono certi che nel 2018 anche lo spagnolo sarà in lizza per qualcosa di importante, è il rapporto con Dovizioso da dover sigillare. Il "problema" Dovizioso, che ovviamente vuol vedersi riconoscere i risultati ottenuti anche con un consistente ritocco all'ingaggio, sarà affrontato con determinazione da Ciabatti & Co. C'è anche da tenere ben presente che le sirene della concorrenza iniziano a suonare per Dovizioso, diventato un pezzo pregiatissimo del mercato piloti in ottica 2019. Quindi quale sarà la strada da seguire per i vertici di Borgo Panigale?

L'idea che sta prendendo piede, anche secondo le parole di Paolo Ciabatti in un'intervista rilasciata alla Gazzetta, è quella di ritoccare l'ingaggio per il 2018 e far firmare già un altro biennale a Dovizioso, blindandolo di fatto in sella alla Desmosedici fino a tutto il 2020 prima ancora che si scenda in pista per la prossima stagione. La manovra ha una strategia ben precisa: evitare che il pilota sia distratto durante la stagione dalle sirene della concorrenza e garantire la massima continuità al binomio più prolifico dai tempi di Stoner.

L'attuale Desmosedici è letteralmente nata a cresciuta sotto le amorevoli cure di Dovizioso, che ci ha percorso i primi chilometri e ne ha plasmato il carattere assieme agli ingegneri. Andrea sta bene in Ducati, e anche la Ducati si trova benissimo con Andrea. Un binomio perfetto, che troverà probabilmente nelle prossime settimane il modo di consolidarsi ulteriormente e diventare una delle più longeve della MotoGP. A fine 2020 infatti, saranno otto le stagioni passate da Dovizioso in sella alla Ducati. D'altro canto, se ha deciso di farsi chiamare Desmodovi, un motivo ci sarà.

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