Il tecnico Christian Gabarrini ha legato la propria carriera ai successi di Casey Stoner ed è tornato in Ducati per affiancare Jorge Lorenzo. Ecco le sue parole sul confronto tra i due campioni
Da un lato c'è il talento australiano, la grande rivelazione che ha permesso a Ducati di conquistare il campionato del mondo MotoGP nel 2007 e corrisponde ovviamente a Casey Stoner. Dall'altra parte c'è uno spagnolo con un pedigree di grande pregio, che vuole arricchire la propria collezione con una perla più unica che rara, ovvero riportare la Rossa in vetta al mondo. Ed ovviamente, in questo caso parliamo di Jorge Lorenzo.In tanti hanno lavorato con questi due grandissimi campioni, ma c'è un solo tecnico che li ha affiancati entrambi. Stiamo parlando di Christian Gabarrini, che dopo aver conquistato con Casey il titolo 2007 non ha più lasciato il box dell'australiano di Curri Curri. Gabarrini è rimasto fedele a Casey anche quando le strade dell'australiano e della Ducati si sono separate, con l'approdo da parte di entrambi alla corte della HRC, con i buoi uffici di Livio Suppo.
Gabarrini si è goduto anche la vittoria di Stoner in sella alla Honda targata 2011, e quando Casey ha deciso di salutare il dorato mondo della MotoGP, è rimasto nell'orbita HRC andando ad affiancare Jack Miller, ovvero un altro australiano dal polso caldo. Il percorso che l'ha riportato in Ducati, è stato tracciato anche grazie all'arrivo in Ducati di Jorge Lorenzo. E' stato probabilmente anche il pilota spagnolo a scegliere Gabarrini come proprio tecnico nel box.
Dopo un anno di lavoro al fianco di Lorenzo, è naturale che si chieda all'italiano di paragonare lo spagnolo con Casey Stoner. Dall'esterno, sembrano due piloti davvero agli antipodi, ed anche nelle parole di Gabarrini si trova conferma alla diversità che caratterizza questi due grandi manici delle due ruote. Dopo la prima stagione al fianco di Lorenzo, Gabarrini ha anche potuto smentire tutti coloro che l'avevano messo in guardia. Queste le parole rilasciate a Motorsport.com: «Tutti mi hanno detto che lavorare con Jorge sarebbe stato molto difficile, ma non è vero. Se uno gli spiega cosa sta succedendo, ragiona, anche se magari non è d'accordo. E' una persona molto buona».
Quando poi gli si chiede chi sia il migliore e chi il migliore tra questi due grandissimi campioni, Gabarrini offre una risposta molto diplomatica: «Sono simili in termini di talento, entrambi sono nati per correre in moto. Hanno un diverso carattere e un metodo di approcciarsi al lavoro differente. Casey era un pilota istintivo, aveva bisogno di poche curve per capire la moto e non faceva molti giri. Jorge usa meno il suo istinto e preferisce lavorare con metodo».
Le differenze tra Stoner e Lorenzo sono dunque molto marcate per il tecnico: «Lorenzo è molto preciso e meticoloso, oltre che molto sensibile alle reazioni della moto. Fortunatamente per me, pochi hanno avuto l'opportunità di lavorare con un pilota come Lorenzo. In alcuni momenti ho sentito la pressione perché non arrivavano i risultati che tutti si sarebbero aspettati da lui. Ma questo fa parte del nostro lavoro e dobbiamo anche cercare di liberare il pilota da quella pressione»
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