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venerdì 13 novembre 2015

DUCATI MOTOGP 2015: CAMBIARE TUTTO, PER NON CAMBIARE NIENTE


Un'altra stagione se n'è andata, proviamo a vedere insieme cos'è successo in questo 2015 di attese che si son fatte attendere e non sono mai arrivate.
Nel 2015 Ducati porta in pista la nuova GP15, interamente progettata da Dall'Igna.
Le attese sono tante (forse troppe), lo stesso ingegnere dichiara che il massimo obbiettivo, per la neonata, è la vittoria di un GP.
Anche il minimo sindacale, si rivelerà un traguardo troppo ambizioso e non verrà mai agguantato da uno dei piloti. 
Dopo le premesse, se analizziamo i freddi numeri di fine stagione, capirete il perchè del titolo:
Andrea Iannone punti 188 (5° in classifica), Andrea Dovizioso nel 2014 punti 187 (5° in classifica)
Dal 2014 al 2015 la nuova moto ha migliorato di un solo punto, conquistando sempre il quinto posto.
Se ci fermassimo solo a questo dato, dovremmo assistere ad un harakiri di gruppo del team Ducati...ma non è così.
La moto si è rilevata nettamente più guidabile della precedente, piazzando i due piloti ufficiali tra i primi sette (nel 2014 ce n'era solamente uno tra i primi 12)
Addirittura, nella gara di apertura, in Qatar si è "rischiato" il colpaccio con Dovizioso. Forse la più ghiotta occasione di tutta la stagione per raggiungere il traguardo prefissato da Dall'Igna.
Mia convinzione personale è che il potenziale della moto non sia sempre uscito. Un po per "colpa" dei piloti e un po a causa dei guai tecnici di gioventù, che hanno sicuramente impedito di raggiungere un punteggio maggiore in classifica. 
Forse non c'è stata un'evoluzione abbastanza consistente che abbia contrastato quella della concorrenza. In Ducati si è lavorato molto sulle famose "alette" per migliorare la dinamica della moto.

I due Andrea hanno avuto una stagione diametralmente opposta: Dovizioso ha iniziato alla grande (4 podi nei primi 5 GP) per poi perdersi (non si conosce il reale motivo) progressivamente. Mentre la stagione di Iannone è stata molto regolare (come la precedente di Dovizioso) sorprendendo per la maturazione raggiunta.
Le due gare più adrenaliniche sono state sicuramente quelle del Qatar (per Dovizioso) e quella di Phillip Island (per Iannone)
Aspettiamo con impazienza il 2016, con l'introduzione delle novità tecniche/regolamentari e il nuovo fornitore di pneumatici.
Davide, per battere Golia, deve per forza sorprenderlo quando ci sono questi cambiamenti (come nel 2007), farsi trovare pronto usando l'ingenio italico...


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