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martedì 27 febbraio 2018

Qual è la vera Ducati?



Quali sono i requisiti per definire che una moto è una Ducati? Sono i cavalli? I pezzi pregiati o piuttosto un telaio a traliccio piuttosto che una frizione a secco? Forse c'è qualcosa in più

Spesso sento dire che la Panigale non è una vera Ducati perchè non ha il traliccio e la frizione a secco, oppure che non lo è la V4 perchè ha addirittura 2 cilindri di troppo. Molto spesso, forse anche troppo, le persone e gli stessi ducatisti hanno dei preconcetti sbagliati su cosa sia o non sia una vera Ducati. Fondamentalmente non esiste un elemento distintivo nella storia Ducati che non sia stato sostituito. 

La particolarità più longeva è da attribuirsi alla distribuzione Desmodromica apparsa nel 1956 su una 125 da Gran Premio a cui fa seguito nel 1968 su una moto di serie (Mark 3 Desmo 250 e 350). Ma solo nel 1974 il Desmo farà la sua comparsa su una bicilindrica di serie: la SS 750 Desmo, da molti considerata la più bella moto di tutti i tempi. Tutte le altre caratteristiche distintive che molti attribuiscono a Ducati sono semplicemente dettate dai gusti personali o dal periodo storico in cui si sono affacciati la prima volta al mondo Ducati. 

A Borgo Panigale non si sono mai fossilizzati su caratteristiche tecniche per partito preso, hanno sempre evoluto i loro prodotti alla ricerca della massima espressione tecnologica possibile, restando fedeli per molti anni al bicilindrico essendo l'architettura da loro più conosciuta. Traliccio, frizione a secco, scarichi sotto "codino", sono solamente degli elementi utilizzati in un determinato periodo dell'azienda, ma non per questo una Ducati che li possiede è più Ducati di un'altra e viceversa. 

Molti prendono in considerazione la storia della Ducati dagli anni '90, quando fece la sua comparsa la 916 e si vincevano campionati Superbike a ripetizione, come se prima non fosse esistita. Ma stranamente la prima Rossa a vincere un mondiale SBK non aveva gli scarichi sotto la sella, ma molti fanno finta di non saperlo per poter esporre la loro teoria. Dal Cucciolo in avanti, a Borgo Panigale sono state prodotte tutte le tipologie di moto e anche qualche scooter. 

Inutile affermare che una cruiser non può considerarsi una Ducati o che uno scooter moderno non possa essere consono al marchio. Se negli anni la Ducati è riuscita ad uscire dalla nicchia ristrettissima in cui era finita è grazie all'ampliamento della gamma e se non è fallita è grazie ad un modello di moto naked diventata una vera e propria icona del marchio: il Monster. 

Quindi affermare che Ducati è solamente un marchio di moto sportive, cioè superbike o sportive stradali, è sbagliato. In ogni Ducati è intrinso un DNA sportivo, ma non tutte le Ducati sono necessariamente race replica con semimanubri. Personalmente adoro il bicilindrico a due valvole raffreddato ad aria di grossa cilindrata, con la frizione a secco e il telaio a traliccio, ma non per questo considero meno Ducati un'altra moto prodotta a Bologna. Fatevene una ragione: se esce da Borgo Panigale è una Ducati, che piaccia o meno...i tempi cambiano e bisogna evolversi per non scomparire.

Luca Moncalieri - Ducatista Integralista 

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