Nei primi anni di attività l'azienda produce calcolatori, radio, macchine fotografiche e cineprese diventando una delle aziende italiane più tecnologiche degli anni '30. Ma è solo nel dopo guerra che rinasce la Ducati come la conosciamo oggi, come casa produttrice di motoveicoli. Il primo della stirpe fu il Cucciolo e grazie alla sua produzione si rese necessaria la scissione in due branchie: la Ducati Elettronica e la Ducati Meccanica.
In quegli anni arriva alla corte Ducati il "padre" del Desmo e delle future motociclette: l'Ingegner Taglioni (il Dottor T).
Durante la sua permanenza in azienda produsse quasi mille progetti, portando la casa di Borgo Panigale alle competizioni e introdusse i capisaldi della tradizione Ducati: la distribuzione desmodromica (1956), il bicilindrico ad L di 90° (1971) e il telaio a traliccio (1979).
In seguito (1985) con l'arrivo del gruppo Cagiva e di nuovi tecnici (Massimo Bordi e Gian Luigi Mengoli) si entrerà nell'era del Desmo quattro raffreddato a liquido e delle sue innumerevoli vittorie nel campionato mondiale Superbike.
Grazie alle vittorie e alle gesta di piloti come Fogarty, Bayliss e Falappa (ancora amatissimi oggi) si creò il Mito delle Rosse di Borgo Panigale in pista. Uomini/piloti che davano ogni domenica il 100% del loro talento per poter trionfare. Sempre in quegli anni, nacquero le due moto più amate dai ducatisti di tutto il mondo: la 916 (scaturita dalla matita di Massimo Tamburini) e il Monster (opera del designer Miguel Galluzzi).
Nel 1998 cambiò nuovamente proprietà passando alla gestione dell'americana Texas Pacific Group, prendendo la denominazione di Ducati Motor Holding SPA.
Nasce la "messa biennale" per tutti i fedeli: il WDW ( World Ducati Week), il più grande raduno mondiale di motociclette Ducati.
Si entra nell'era Motogp con il progetto di Filippo Preziosi: la Desmosedici.
Nel 2006 agli americani subentra la Investindustrial Holdings di Bonomi. Continua a cresce il volume di vendite e nel 2007 arriva il coronamento di un sogno: la Ducati è Campione del Mondo Motogp grazie a Casey Stoner e all'estro dei progettisti italiani. "Davide" ha sconfitto "Golia". Una "piccola" realtà italiana è riuscita a piegare i colossi giapponesi nella massima espressione del motociclismo.
Nel 2011 nasce una nuova icona di bellezza dal centro stile Ducati: la 1199 Panigale, che vincerà
svariati premi (tra cui il Compasso d'oro e il Red Dot Award: the best of the best, massima onorificenza nel campo del design) ma che introdurrà anche nuovi contenuti tecnici (il motore superquadro e il telaio monoscocca).
Nel 2012 Ducati entra a far parte del gruppo automobilistico Volkswagen AG, raggiungendo nel 2015 il record di vendite per l'azienda, con ben 54.800 moto vendute.
E siamo giunti ai giorni nostri, ma non per questo alla fine di questa fantastica storia. Le pagine sono ancora bianche e spetta ai nuovi protagonisti dell'azienda
continuare a scrivere la storia riempiendola di successi, Passione e grandi motociclette.
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