And the winner is...
Miglior attore Chaz Davies: una grande interpretazione del pilota d'altri tempi, pronto a tutto pur di vincere lottando fino all'ultima staccata, fino a quando le leggi della fisica glielo permettono
Miglior regia Jonathan Rea: dirige le due manche da campione consumato, lascia sfogare gli avversari illudendoli di poterlo battere, ma quando decide di smettere di giocare cala l'asso che ha nel polso destro e si prende i 50 punti delle due vittorie
Miglior attore non protagonista Davide Giugliano: si tiene lontano dai guai (stranamente) e dalla bagarre che conta in entrambe le manche, raccogliendo un quarto posto e un podio esibendosi in uno dei più bei sorpassi del round australiano. Ben tornato
Migliore attrice Kawasaki Ninja: è ancora lei la moto da battere, tanto motore e ciclistica a puntino. Nelle mani di Rea sembra viaggiare su binari
Migliori effetti speciali M. Van Der Mark: con una moto ancora targata Cartagine, si esibisce in numeri circensi degni del Cirque du Soleil. Merita una moto migliore per essere sempre protagonista
Oscar alla carriera per Nicky Hayden: cambia categoria, cambia moto, cambia gomme e torna il vecchio Kentucky Kid. Le novità gli fanno bene
Miglior cortometraggio a Tom Sykes: corto quanto le sue fughe a Phillip Island
Miglior scenografia per Guintoli e la sua R1: sempre inquadrati sullo sfondo ma mai veramente nella mischia
Miglior film alla WSBK: se queste sono le premesse, sarà una grande stagione
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