Dopo tre stagioni da pilota ufficiale, Davide Giugliano lascerà il team Aruba.it (non per sua scelta) nel 2017, per far posto a Marco Melandri nel reparto corse più blasonato della Superbike. Evidentemente in Ducati si aspettavano di più dall'ex campione della Stock 1000, dopo avergli concesso altra fiducia nonostante la passata stagione (travagliata per colpa di un infortunio). Probabilmente hanno pensato che Davide, pur essendo velocissimo, a 27 anni rimarrà per sempre una promessa mai sbocciata del tutto. La mancanza di vittorie inizia a diventare un fardello pesante da amministrare, quando un team ufficiale conta su di te. Non si può dire che Ducati non abbia investito su di lui negli anni, ma purtroppo è stata ripagato con dei "semplici" podi e qualche pole position. Troppo poco. Giugliano passa il testimone ad un altro italiano, un personaggio scomodo, ma allo stesso tempo più consistente quando ha la moto giusta tra le mani: Marco Melandri.
Marco è stato fortemente voluto dallo sponsor Aruba per l'impatto mediatico che lo circonda, oltre che dalle sue doti di guida. Sicuramente, al momento, non è molto ben visto dai ducatisti dopo le sue passate stagioni con la Rossa della Motogp. Le cause sono da ricercarsi nelle sue dichiarazioni dell'epoca, che in alcuni momenti furono veramente al vetriolo. Dicevamo personaggio scomodo, ma forse (dopo Rossi e Biaggi) uno dei migliori talenti italiani degli ultimi anni. Una carriera a corrente alternata, con sprazzi da vero fenomeno accompagnati da cadute di stile e di momenti bui. Si prospetta una stagione con i riflettori puntati, cosa che non sempre è un bene per un pilota come Marco, che ha bisogno di tranquillità per poter rendere al meglio.
Se arriverà una nuova moto, con il tanto atteso V4, e Marco saprà cucirsela addosso ne vedremo delle belle. Sulla Panigale attuale, nutro dei seri dubbi su un matrimonio felice....ma spero di essere smentito dai suoi risultati.
Nessun commento:
Posta un commento