Dopo il ritorno del figliol prodigo australiano come collaudatore, e l'ingaggio di Jorge Lorenzo (Motogp) e Marco Melandri (WSBK) l'imperativo per Ducati sarà solo uno nel 2017: vincere.
In caso contrario, il grande clamore mediatico scaturito da queste tre scelte si ritorcerà contro la Ducati come uno tsunami.
Sulla carta la casa di Borgo Panigale ha creato due squadre, Motogp e WSBK, tra le più forte e titolate ma basterà per avere la meglio contro i suoi avversari?
Entrambe le moto non sono ancora al top come quelle degli avversari, competitive sicuramente, ma non le migliori globalmente. Nelle condizioni giuste, quando tutto gira per il verso giusto, i due nuovi acquisti sono due veri talenti; ma se le cose dovessero mettersi male c'è il rischio di un naufragio generale. Con tutti i riflettori puntati è severamente vietato sbagliare, altrimenti il matrimonio italiano fallito qualche anno fa sembrerà una gita in confronto. Ducati/Audi hanno investito molto negli ultimi anni per tornare al vertice delle due categorie, il 2017 sarà l'anno decisivo, niente appello, una sola possibilità: vincere, vietato sbagliare.
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