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martedì 12 luglio 2016

Rilanciare la Superbike utilizzando le moto che "vincono" nelle vendite

Leggo in questi giorni, sui siti/blog di settore, che la Superbike sta morendo. Calo di ascolti, calo di interesse per una formula che è stata snaturata proprio per rilanciarla, ma che ha sortito l'effetto contrario.
Gara1 e gara2 in giorni differenti, una Superpole senza mordente (come in Motogp), l'assenza di personaggi mediatici a cui aggiungerei la mancanza di risultati della Ducati, hanno generato il tracollo delle derivate dalla serie.
Mediaset dopo aver preso i diritti TV, non ha mai fatto molto per rilanciare la serie. Pochissime pubblicità sulle sue reti per invogliare a seguire gli eventi, nessun programma correlato, pochissime notizie anche nei loro TG.
La carta stampata si lamenta, ma in realtà non ha mai dato troppo spazio nelle loro pagine al campionato mondiale Superbike, anche quando era in auge.
Qundi come fare per rilanciarla? Serve una mano da tutti i media sicuramente, ma anche un cambio radicale per differeziarsi dalla Motogp.
Le vecchie Superbike, prima che il campionato prendesse la denominazione di mondiale, erano moto stradali (a volte naked) adattate per l'uso in pista. I tempi son cambiati, le supersportive non hanno più quell'appeal che avevano negli anni '90. Son cambiati gli usi e costumi della società, nuovi modi di vedere la moto e di utilizzarla. Partendo da questo presupposto e guardando quello che è il mercato attuale, mi viene da fare una proposta "shock": e si utilizzassero le "SUV", quelle moto polivalenti che vanno tanto di moda adesso? Tutte le case ne hanno almeno un modello a listino, sono le più ambite sul mercato, sono potenti ma umane, si guidano bene e alcune (come la Ducati Multistrada) vengono già impiegate nelle gare. Se si vuole restare al passo coi tempi, bisogna avere il coraggio di cambiare. Cosa ne pensate? Sarebbe così traumatico o troppo poco coinvolgente vedere nuove tipologie di moto sfidarsi per la WSBK?

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