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mercoledì 4 maggio 2016

Quando il mercato piloti è più importante dei risultati in pista

Il campionato mondiale classe Motogp 2016, rischia di essere ricordato più per il mercato piloti che per le gesta sportive in pista.
Cambiare tutto per non cambiare niente, questa la sintesi dei risultati. L'introduzione della nuova elettronica e il ritorno della Michelin, sulla carta, avrebbero dovuto rimescolare le carte in pista equilibrando le prestazioni tra i Team ufficiali e quelli privati, ma così non è stato. Chi dominava prima, domina ancora adesso, salvo qualche incertezza creata dalle prestazioni delle gomme, vero problema della stagione in corso. Il costruttore francese continua a creare discussioni e malcontenti tra i Team e i piloti, a causa dei continui cambi di mescola e relativi problemi. 
Ma a farla da padrone quest'anno è il gossip. Si ormai non si può più chiamare mercato piloti, è diventato un vero e proprio gossip creato ad hoc dalla stampa competente e non, per attirare l'attenzione. Una volta si vendevano i giornali, oggi si cercano i click sul sito web, ed ecco apparire continui cambi di casacca di questo o quel pilota con una frequenza maggiore del cambio di mutande. E' diventata una gara a chi la spara più grossa per attirare l'attenzione, il titolone ad effetto in stile settimanale scandalistico. Mancano solo i paparazzi che seguono i piloti... 
La troppa informazione crea disinformazione. 

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