Con l'arrivo dell'anno nuovo Jorge Lorenzo non è più soggetto al silenzio stampa da parte di Yamaha, così iniziano a circolare sul web indiscrezioni sulle sue prime sensazioni, dopo di test di metà novembre a Valencia, sulla Desmosedici.
Sembra che gli aspetti positivi riguardino la grande stabilità della Ducati in fase di frenata, e l'elettronica meglio affinata rispetto alla Yamaha.
La nota dolente riguarda, come per tutti gli altri piloti, la guidabilità in curva.
Sembra che al rientro ai box durante la seconda giornata di test, Lorenzo abbia detto a Dall'Igna:"No, con questa moto non si può girare in 1'29"...qui".
La guida di Jorge è differente da quella degli altri piloti della Motogp, lui inizia ad accelerare in curva. Gradatamente, sempre più forte inun processo estremamente misurato ed efficiente.
Per fare questo ha bisogno fondamentalmente di due cose: una gomma posteriore che gli dia fiducia al massimo angolo di piega, e una moto che segua le sue linee, con una risposta morbida all'apertura del gas per non mettere in crisi gli pneumatici.
Quindi il lavoro invernale di Ducati è andato in questa direzione: eliminare o ridurre il sottosterzo e migliorare l'erogazione della Desmosedici. Più facile a dirsi che a farsi.
Intanto il pilota maiorchino ha recentemente dichiarato:
“Sapevo che dovevo adattami alla Ducati indipendentemente da quello che ho trovato. Sapevo che dovevo farlo in fretta, ma non sapevo come. Sapevo però anche che sarei stato relativamente veloce e a mio agio, e così è stato.
Ero convinto di non aver bisogno di cambiare il mio stile, pur dovendo guidare una Ducati, e non cambierà. Posso modificare ed evolvere alcuni piccoli dettagli, ma la moto non cambierà il mio stile”.
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