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lunedì 3 luglio 2017

Motogp: La "gomma" del ponte


Se state pensando che ho sbagliato foto perchè quando sentite "la gomma del ponte" pensate al ponte di Brooklyn , mi dispiace contraddirvi ma non c'è nessun errore. Quello che vedete in foto è il viadotto di Millau (in Francia) ed è uno dei più alti ponti veicolari del mondo, con la sommità dell'insieme pilastro/pilone a 341 metri; leggermente più alto della torre Eiffel e solo 40 m più basso dell'Empire State Building. Un colosso che collega Clermont-Ferrand a Béziers. Si avete letto bene questa volta, Clermont-Ferrand sede della Michelin, per questo nel titolo ho associato il ponte alla gomma. Ma forse non solo per quello. Date un'occhiata alle tabelle qui sotto e poi ne riparliamo.


Se avete letto bene le classifiche della Motogp delle ultime tre stagioni dopo 9 gare, avrete notato come Michelin, proprio come il ponte, abbia accorciato le distanze in classifica, livellandola verso il basso. Se nella scorsa stagione c'è stata la prova generale rendendo possibile la vittoria a ben 9 piloti differenti, con il solo Marquez sfuggito al controllo, nella stagione attuale la situazione per quanto appassionante al contempo sembra quasi grottesca perchè troviamo i "senatori" della Motogp costantemente in difficoltà contro avversari e moto che sulla carta non dovrebbero rappresentare un reale problema. Con Bridgestone, per quanto fosse diventata monotona la categoria, questo non succedeva. Abbiamo vissuto delle annate in cui solo pochissimi piloti, con moto ufficiali, erano in grado di vincere con tutti gli altri costretti gioco forza ad interpretare il ruolo delle comparse o per meglio dire: a fare da riempi pista. Se da un lato lo spettacolo ne ha beneficiato, al momento non fornisce il reale valore delle forze in campo. E' vero che alla fine il mondiale sarà sempre un affare tra i big, ma le buone prestazioni sembrano sempre più frutto di un estrazione fortuita al lotto più che derivate dal lavoro compiuto al box dai Team. E voi cosa ne pensate?

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