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mercoledì 26 ottobre 2016

Iannone:"Il risultato di Motegi era il minimo che si potesse fare"

Foto di repertorio 
Andrea Iannone è giunto in Malesia per provare a vedere se sia possibile scendere in pista durante il GP di Sepang, e ha rilasciato dichiarazioni senza peli sulla lingua, praticamente da ex:
"Sono qui per pressione della Ducati e di altri, ma il viaggio in aereo è stata una sofferenza, poi l'umidità che c'è qui non aiuta."
"Non sto male, ma non sono nemmeno in perfetta forma, proverò perché ho voglia di correre ed è una delle ultime possibilità che ho di usare la mia Ducati".
"Ho avuto alcune critiche, ed è comprensibile che dietro una tastiera sia facile scrivere senza conoscere esattamente il dolore e l'energia psicofisica richiesta per guidare una Motogp. È giusto esprimere la propria opinione, ma a volte la realtà è diversa".
"Da casa ho visto una Ducati senza Iannone, la mia moto non si è mai vista dove è sempre stata. A Motegi hanno ottenuto il minimo risultato, dopo quello successo a Valentino e Jorge".
"Lorenzo farà bene a scordarsi la sua velocità di percorrenza, con la Ducati non è possibile, se ci provi ti ritrovi in terra, soprattutto con queste Michelin".
"La Suzuki sta andando bene ed è competitiva con tutti e due i piloti. È cresciuta costantemente in questi due anni,  ho accettato l'ingaggio perché credo nel progetto e mi sembra abbiano le idee chiare su cosa fare per migliorare. Brivio mi ha telefonato in questi giorni per sincerarsi delle mie condizioni, mi ha fatto sentire importante".

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