Come al solito, quando esce una nuova Ducati i suoi sostenitori sono più esigenti dei detrattori. Lo scarico è troppo scarico, la carena troppo carena, le sospensioni troppo ammortizzanti, non c'è la frizione a secco, costa come un monolocale in via Montenapoleone, però la 916...ecc..ecc...
In seguito, passata la novità, verrà difesa a spada tratta dai "nemici" come tutte le altre Ducati, allora mi chiedo: Perché?
Perché tutte queste pugnette? Che senso hanno?
Ognuno ha i suoi gusti, ed è normale che ognuno di noi avrebbe fatto scelte diverse per questo o quell'altro componente, ma non sarebbe più semplice godersi questo spettacolo che ha sfornato Ducati senza tanti se e ma?
Cilindrata a parte, la casa di Borgo Panigale ha messo in produzione (seppur limitata) la replica della moto di Chaz Davies, la Superbike più esclusiva di sempre...non mi sembra poco.
La 1299 Superleggera, secondo me, rappresenta il canto del cigno del bicilindrico ad alte prestazioni, l'ultima interprete di una filosofia che ha dominato il Campionato del Mondo Superbike (anche se non può parteciparvi) prima dell'avvento del quattro cilindri.
È la massima espressione del Desmo in versione stradale, l'unica cosa che gli manca per valorizzare la su potenza è una grafica racing più coinvolgente...se solo Davies avesse trionfato in WSBK, la grafica Aruba.it sarebbe stata la ciliegina sulla torta.
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