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domenica 27 novembre 2016

Quando i motori Ducati correvano e vincevano nel deserto

La Ducati come marchio non ha mai partecipato direttamente al più famoso e storico Rally Raid, ma i suoi motori lo fecero equipaggiando le Cagiva Elefant. In quegli anni la casa varesina era proprietaria della Ducati e utilizzava i motori Desmo per le sue ammiraglie del deserto. Nel 1990 Edi Orioli in sella alla sua Cagiva motorizzata Ducati vince la "Paris Dakar". Firmando lo storico successo porta la Cagiva a diventare il primo marchio italiano a vincere il Rally Raid più famoso del mondo. 

Nel 1994 Edi Orioli bissa il successo del '90 portando nuovamente la Cagiva a vincere l'ambito raid africano, con la Elefant 944 Marathon strettamente derivata dal modello di serie.
Nel 1990 viene allestita una versione speciale in serie limitata della Elefant 900 ie con livrea Lucky Explorer. La moto monta il motore 904cc Desmodue della Ducati 900SS, con cambio a 5 marce e l'iniezione elettronica Weber-Marelli, oltre alla miglior componentistica allora presente sul mercato, come l'ammortizzatore Ohlins e i freni Nissin.
La seconda versione dell'ammiraglia varesina, adotterà i carburatori Mikuni in luogo all'iniezione elettronica e un cambio a 6 rapporti.
Nel 1995 fa la sua apparizione sul mercato statunitense la Ducati E900, fedele copia della Cagiva Elefant.
 Nel 2015 viene presentata la Ducati Multistrada 1200 Enduro, vera discendente di una stirpe ormai estinta per colpa del regolamento dei Rally Raid, e a noi comuni mortali non
rimane che sognarla con la grafica vittoriosa delle sue antenate.

1 commento:

  1. Mah... alla Ducati non si sono mai interessati di endurone, se non fosse stato per Cagiva che aveva a disposizione solo i motori Ducati di grossa cilindrata per motorizzare i suoi modelli enduro, non se ne vedeva traccia nel mondo fuoristrada. Questa è solo un tentativo di prendere la fascia di mercato ancora saldamente in mano alla BMW con il GS, ma per arrivare ai loro livelli dobbiamo ancora prendere la rincorsa... quell'adesivo Luky Strike a mio parere lo merita di diritto la Cagiva, che ha avuto il coraggio di creare delle moto che hanno bastonato la concorrenza, con motori che a livello affidabilità avevano seri problemi

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