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martedì 21 giugno 2016

Quando congratularsi con gli avversari è doveroso

Non conta quale sia la nostra "bandiera", Jonathan Rea è uno di quei pilota amato un po' da tutti. Negli anni con la Honda è sempre stato considerato un pilota veloce ma inconcludente, incline agli errori. Dopo l'approdo alla Kawasaki, l'opinione pubblica ha capito che il buon Johnny andava oltre il limite per compensare le carenze della moto, un po' come successe a Stoner.
Negli anni in Honda ha conquistato 14 vittorie, concludendo come miglior piazzamento 3° in campionato nel 2014.
Possiamo tranquillamente affermare, alla luce dei successi conseguiti, che gli anni con la casa di Tokio siano stati anni sprecati. La causa è da attribuirsi ad una moto poco competitiva e dallo scarso coinvolgimento della casa madre al progetto, tanto da risultare ancora James Toseland l'ultimo a vincere con una Honda in Superbike nel lontano 2007. Mentre l'ultimo campionato costruttori vinto dalla casa dell'ala d'orata, risale addirittura al 1997. 
In una sola stagione e mezza, con una moto competitiva, Jonathan Rea è diventato il padrone assoluto della Superbike. 21 vittorie, un campionato del mondo e un'altro quasi assicurato. 
Marito e padre di famiglia (bellissime le apparizioni sul podio con il figlio) Un pilota d'altri tempi, mai prima donna, un grande campione dentro e fuori la pista. Un personaggio, antipersonaggio...per questo amato dalle persone. Chapeau !!!

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