Alla fine ce l'hanno fatta a proibire le "ali" della Ducati.
Dal 2017 le appendici aerodinamiche saranno bandite.
L'estro e l'inventiva italiana sono stati battuti dal peso politico delle case giapponesi, in primis dalla Honda.
Potrebbero chiamarla regola dei rosiconi, dopo che la MSMA (l'associazione dei costruttori) non era riuscita a trovare un accordo, la patata bollente è passata alla GP Commissionne composta da Carmelo Ezpeleta (Dorna), Ignacio Verneda (FIM), Herve Poncharal (IRTA) e Takanao Tsubouchi (MSMA); ed è qui che il peso politico dei contrari si è fatto valere.
Davide Tardozzi ha dichiarato:"Aspettiamo di sentire le motivazioni, ma un po' di coerenza non sarebbe guastata".
"L'anno prossimo dovremo guardare il regolamento con molta attenzione, perchè quello che non sarà vietato sarà permesso".
Non sono un estimatore delle "ali", ma sono per la libertà di espressione tecnica e questo è un vero e proprio abuso. Se fossi nei panni di Dall'Igna, cercherei un escamotage per beffare la concorrenza sleale; magari riuscendo ad inglobare direttamente nella carena le "ali" proibite o qualcosa di simile...giusto per dimostrare che l'estro italiano è superiore ai loro cambi di regolamento.
Buahahaha.... ma senti chi parla di regolamento a sfavore ... il colmo dei colmi...
RispondiEliminatua sorella.
EliminaInfatti dominano il mondiale con le alette.....
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