Dopo l'annuncio dell'ingaggio di Casey Stoner come collaudatore, si è subito ipotizzato una sorta di crollo psicologico dei due piloti ufficiali, a causa del confronto con il velocissimo "pensionato" australiano.
La stessa Ducati ha cercato di minimizzare la cosa cercando di far provare Casey in giornate differenti. Cosa riuscita a metà perchè appena sceso in pista con loro è stato subito più veloce. In seguito furono programmate delle giornate sulla pista del Qatar dopo i test ufficiali, per evitare scomodi paragoni (sfumate a causa del regolamento, ma effettuate dopo la gara di Losail) ed evitare "spiacevoli" sorprese.
Dopo il trauma Stoner, è stata la volta del prematuro mercato piloti, con le voci ricorrenti di un mega contratto offerto a Lorenzo per gareggiare con Ducati nel 2017. Vero? Falso? Presto lo sapremo, ma di certo la cosa non ha aiutato la distensione nell'ambiente dei box di Borgo Panigale.
Ducati, a domanda, non ha mai fatto mistero di essere interessata ad un top rider, ma non ha mai alimentato le voci. Con Stoner ha cercato di capire se la sua moto fosse realmente competitiva (mancanza di fiducia nei piloti ufficiali? Forse) e di attirare a se gli interessi dei piloti di punta. Ha sbagliato? Forse si o forse no, sicuramente una casa come Ducati (con dietro un colosso come Audi) deve provarle tutte per tornare alla vittoria e se tra queste cose c'è il rischio di urtare la sensibilità dei piloti ufficiali è un suo diritto farlo. D'altronde i loro contratti sono in scadenza, avrebbero dovuto mettere in preventivo qualche mossa di mercato da parte del loro datore di lavoro.
Aggiungiamo al tutto il fatto che i due Andrea non si sono mai amati e il cocktail per un disastro annunciato è servito.
Sarà una stagione di transizione sia per la Rossa che per il nuovo arrivato (se arriverà). La stagione è solo all'inizio, si può ancora recuperare, ma l'importante sarà la prossima: Vietato Sbagliare !!!
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