Il 2016 sarà ricordato come l'anno delle Ali.
Sembra che anche il calendario cinese si stia adeguando a questo cambiamento.
In queste settimane se ne sono sentite di tutti i colori, un po' da tutti gli schieramenti della Motogp. Addirittura dopo la gara in terra Argentina (dopo lo scontro Marquez/Iannone), Loris Capirossi è andato a constatare personalmente ai box Ducati la fattura delle ali della discordia, concludendo che:"È impossibile rompere l'ala"
La moto di Iannone durante il cambio moto in Argentina,senza l'ala incriminata. |
Aggiungiamo che alcuni piloti Honda si lamentarono della pericolosità delle ali per le turbolenze provocate in scia e avrete...la coerenza di Tokio, che si è presentata ad Austin con delle grosse appendici aerodinamiche ai lati del cupolino proprio come Yamaha (mai contestata) e Ducati.
Ma sono diventate veramente così importanti? Con l'elettronica limitata, questo "hardware" è indispensabile?
Dopo la loro rottura, ai box Ducati, hanno domandato a Iannone se avesse notato degli sbilanciamenti aerodinamici e la sua ristosta è stata:"devo confessare che in realtà quasi non me ne sono accorto".
Ognuno tragga le proprie conclusioni...
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