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venerdì 19 gennaio 2018

Ma cosa doveva fare Dovizioso per battere Buffon?

Abbiamo appreso che Miguel Oliveira in Portogallo è stato eletto sportivo dell'anno e ci è tornato in mente che in Italia, Buffon ha battuto Dovizioso per lo stesso titolo

Di certo il Portogallo non può vantare una serie di campioni nello sport quanto può fare l'Italia, ma c'è un preciso ambito in cui davvero gli sportivi italiani non possono che zittire rispetto ai colleghi portoghesi: il calcio. Perchè? La risposta al quesito è semplicissima ed ha un nome ed un cognome: Cristiano Ronaldo. Il fenomeno del Real Madrid rappresenta il campionissimo, una specie di idolo nella sua terra natia. Nel 2017 ha vinto l'ennesimo Pallone d'Oro, per la precisione il quinto della sua carriera. Tanti quanto un certo Leo Messi, per capirci

Come in Italia è stato eletto lo sportivo dell'anno, sia in ambito maschile che femminile, anche in Portogallo è stata fatta la stessa cosa. In Italia, nella classifica organizzata dalla Gazzetta dello Sport, a vincere è stato Gianluigi Buffon. Buffon il portiere della Juventus, ovvero lo stesso portiere che NON ha vinto la Champions League con il suo Club e NON ha permesso all'Italia di qualificarsi ai mondiali di calcio del 2018. Eppure ha vinto.

Detto ciò, appare chiaro che in Portogallo lo stesso titolo poteva essere vinto solo da un uomo, da quel Cristiano Ronaldo premiato ben cinque volte con il Pallone d'Oro. Chi avrebbe potuto sperare di battere cotanto plamares? Ebbene uno c'è stato ed è un uomo che nel 2017 non ha vinto alcun titolo di pregio, se non tre vittorie di tappa. Stiamo parlando, e non ce ne voglia, di Miguel Oliveira, ovvero il rider KTM in Moto2 che ha avuto il merito di vincere tre gare alla sua stagione di debutto nella middle class. Una stagione certamente interessante questa del 2017 per il pilota portoghese, ma onestamente sapendo di avere come rivale in corsa Ronaldo, ci domandiamo quante chance avesse di batterlo, almeno stando ai parametri dell'Italia. Ma il punto è che Oliveira non è italiano e non ha dovuto competere qui da noi per meritarsi questo titolo.


Questa sfortuna è invece toccata ad Andrea Dovizioso ed anche a Franco Morbidelli. Il primo ha vinto con la Ducati ben sei volte in stagione, non riuscendo a coronare il sogno iridato davvero per un soffio e regalando un'emozione lunga 18 gare ai tifosi italiani. Pilota italiano, moto rossa e italiana. Dovizioso e la Desmosedici sono stati senza dubbio la sorpresa tricolore della stagione, un tripudio di italianità tesa a battere qualsiasi avversario. Lo stesso possiamo tranquillamente affermare per Franco Morbidelli, che si è preso di forza il titolo mondiale della Moto2, riportandolo in Italia dopo tanti, troppi anni di assenza. Dovizioso ha incantato, Morbidelli ha incantato e ha pure vinto. Eppure nessuno dei due ha potuto nulla contro la corazzata Buffon. Non abbiamo niente contro il portierone della ormai decrepita nazionale di calcio italiana, ma avremmo molto da dire a chi ha contribuito a fargli vincere un titolo che riteniamo sia profondamente immeritato. Come si fa a pensare che il 2017 di Buffon sia migliore o degno di maggiori attenzioni rispetto a quello di Dovizioso e di Morbidelli?

Cosa ha vinto Buffon? L'ennesimo scudetto? E cosa hanno fatto i due piloti? Hanno fatto molto di più! Ci hanno resi orgogliosi di essere italiani. Uno ha fatto trionfare la moto italiana, si è battuto corpo a corpo con il peso massimo per eccellenza del ring della MotoGP e l'ha sconfitto. L'altro si è laureato campione del mondo. CAMPIONE DEL MONDO. Lo ripetiamo a caratteri cubitali, perchè sembra che questa impresa non sia stata compresa al 100% dai media nostrani, che hanno preferito "favorire" in qualche modo la vittoria di Buffon in questa competizione, che magari non varrà nulla, ma che ha il suo peso. 


Perchè se in Portogallo un ragazzo che vince tre gare in Moto2 viene trattato da eroe, qualcuno mi spieghi come mai in Italia non abbiamo portato in trionfo Dovizioso e Morbidelli! E poi, scusate se finora non l'abbiamo menzionato, avete presente cosa ha fatto Tony Cairoli? Il siciliano è una leggenda vivente ed è italiano! Se fosse nato negli USA, come minimo sarebbe un papabile alle presidenziali. In Italia in troppi a stento conoscono il suo nome. 

Leggere di questo riconoscimento per Oliveira nel suo Portogallo ci ha resi tristi. Il calcio è lo sport nazionale in Italia, su questo non c'è dubbio. Ma nel motociclismo siamo i migliori, eppure sembriamo non capirlo, non volerlo comprendere. Il punto è che probabilmente questo sport è stato condizionato in modo forse anche eccessivo da Valentino Rossi e dai suoi successi del passato. Perchè siamo tutti certi che se Valentino fosse stato in lizza per il titolo fino a Valencia, probabilmente il titolo di sportivo italiano dell'anno lo avrebbe vinto lui. 

Rossi ha scritto delle pagine di Sport incredibili per l'Italia nel motociclismo ed altre ne scriverà, ne siamo certi. Ma adesso è il momento di andare avanti, di avere fiducia in coloro che hanno una vita davanti per scrivere la propria di storia nello sport. Purtroppo con il grande Tony Cairoli non riusciremo mai a saldare un debito di riconoscenza che sembriamo davvero ignorare di avere qui da noi. Però non è tardi per i campioni del domani, non è tardi per chi può scrivere le sue di pagine di Sport. La nostra speranza è che qualcosa cambi e che nel 2018, lo sportivo dell'anno in Italia sia chi ci ha provato fino in fondo, chi ci ha messo il cuore, chi non ha mai mollato. 

Forse in Portogallo hanno pensato di premiare Oliveira seguendo questi parametri. Sarebbe bello che cominciassimo a farlo anche in Italia.

1 commento:

  1. Culturalmente e sportivamente lasciamo molto, ma molto a desiderare.Ormai c'è più calcio in tv che in una cura per ostioporosi e non vedo come possano cambiare le cose.

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