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mercoledì 10 maggio 2017

Alla Ducati serve più peso politico

Dopo i test di Jerez, la notizia più calda che ha imperversato sui social ha riguardato la scelta del pneumatico per il proseguo della stagione. La scelta della gomma anteriore della passata stagione, la famosa 070, è stato demandata ad una votazione effettuata tra tutti i piloti per decretarne il suo utilizzo. Il responso non lascia adito a dubbi, la maggioranza (in questo caso il 66%) ha deciso per il suo utilizzo, e verrà introdotta a partire dal Gp del Mugello per dar tempo alla Michelin di poterle produrre in quantità sufficienti. Non sapendo chi abbia votato cosa, ascoltando le dichiarazioni dei vari piloti, bisogna dedurre che il restante 34% sia formato dai piloti che gareggiano con una Ducati. Guarda caso 8 Ducati schierate, per 8 voto contrari sono esattamente il 34%.  Nel Motomondiale sembra di essere tornati a prima della conquista del suffragio universale, quando il diritto di voto era riconducibile all'appartenenza di un gruppo. Dopo i test di Jerez, effettuati subito dopo il GP spagnolo, Jorge Lorenzo aveva dichiarato:"tra le due gomme non c'è una grande differenza, però l'attuale ha maggiore grip". Quindi mi viene da pensare che se a Jerez, pista storicamente poco adatta alla Ducati, con l'attuale gomma il pilota maiorchino è riuscito a conquistare il podio, con l'arrivo della vecchia gomma al Mugello (giardino di casa della Ducati e pista amata da Jorge) che gli restituisce minor feeling, il rischio è quello di tornare nuovamente ad arrancare per le posizioni di rincalzo. Lorenzo aveva anche aggiunto:"Se la maggioranza dovesse decidere per il suo utilizzo, mi adeguerò. Spero solo non sia scelta per accontentare un paio di piloti". La maggioranza è stata raggiunta, la maggioranza ha "sempre" ragione. Purtroppo in questo caso, come in quello delle "ali" aerodinamiche, il peso politico della Ducati è pari a zero.
Nonostante sia la casa con il maggior numero di moto schierate, ben 8 (il 34%), non riesce a far valere le sue esigenze. Probabilmente le differenze tecniche della Desmosedici la differenziano talmente tanto dalle altre moto da dover essere sempre dalla parte opposta della maggioranza, costretta costantemente ad adeguarsi e a costringere i tecnici di Borgo Panigale ad inventarsi delle soluzioni innovative alternative per compensare le scelte altrui, con il rischio di vedersele bocciare dalla maggioranza, proprio come le winglet. Per potersi far rispettare a livello politico avrebbe bisogno di poter contare sul supporto di altre case, magari quelle europee, ma proprio per la sua diversità fatica a trovare alleati da annettere nelle sue fila. L'unica speranza è che il famoso Hammerhead possa iniziare a funzionare, per poter raggiungere il perfetto bilanciamento cercato dall'ing. Dall'Igna. 

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