Marc Marquez - Voto 10. Chi vince ha sempre ragione. Ha iniziato il campionato con una Honda inferiore alla rivale Yamaha, ma il Cabroncito ha fatto tesoro dei tanti errori della passata stagione conducendo il campionato 2016 con piglio più calcolatore, forzando quando possibile e accontentandosi quando necessario.
Valentino Rossi - Voto 8. I media hanno continuato a propinarci la teoria che fosse "il miglior Valentino di sempre", in realtà non ha mai impensierito seriamente Marquez. È stato un'antagonista più sulla carta che in pista. Il "Dottore" di Tavullia non ha più la velocità dei giovani, può solo compensare in certe situazioni con la grande esperienza e malizia.
Jorge Lorenzo - Voto 6. Troppi errori per lui, troppo lento sul bagnato in una stagione condizionata dal maltempo. Veloce solo nelle condizioni ideali, condizioni che probabilmente la firma anticipata con Ducati ha ridotto rompendo gli equilibri già precari nella squadra. Ci si aspettava di più e poteva fare di più.
Maverick Vinales - Voto 7,5. Con una Suzuki non sempre all'altezza, e qualche errore di gioventù, ha rischiato di soffiare il terzo posto in classifica generale al campione uscente. Non male per il giovane spagnolo, non sarà stato sempre in lotta con i mostri sacri della categoria, ma la costanza l'ha comunque premiato con il quarto posto finale.
Andrea Dovizioso - Voto 6,5. La stagione di Andrea è stata inficiata dalla sfortuna, per ben due volte è stato abbattuto dai suoi avversari, in altre occasioni la sua Desmosedici non è stata all'altezza della situazione. Sommando il tutto il risultato che si ottiene è la perdita di molti punti, altrimenti il quarto posto nel mondiale sarebbe stato alla sua portata. A un grande collaudatore come lui, servirebbe solo un po' più di grinta per aspirare a ben altri risultati.
Pedrosa, Crutchlow ed P.Espargaro - Voto 6. Tre talenti con ben altre aspirazioni, si meritano la sufficienza solo perché altri han fatto peggio di loro.
Andrea Iannone - Voto 5. A tratti veloce, velocissimo, ma troppo incline all'errore. Errori che a volte si pagano con infortuni, e proprio un infortunio l'ha costretto a saltare diverse gare, facendogli perdere il confronto con l'odiato compagno e terminando con un disastroso nono posto finale.
Hector Barbera - Voto 6. Con la più vecchia delle Desmosedici in pista ha fatto vedere cose egregie, tanto da meritarsi la moto ufficiale di Iannone durante il suo infortunio. Purtroppo per lui non è riuscito a cogliere l'occasione, sprecando quel treno che a volte nella vita passa una sola volta.
Honda voto 9. È partita male, ma ha saputo rimboccarsi le maniche e crescere durante la stagione, anche se senza Marquez probabilmente sarebbe stato un disastro.
Yamaha Voto 8. Dopo il triplete dello scorso anno ci si aspettava di più. La moto è risultata ancora la più completa, ma forse qualcosa non ha funzionato a livello di squadra.
Ducati Voto 7 (di incoraggiamento). Sempre la più potente e veloce, ma ancora troppo fisica da guidare. Serve ancora tanto lavoro, ma sembra che la direzione sia quella giusta.
Suzuki Voto 7. Manca di potenza, ma sopperisce con una grande ciclistica che la rende molto guidabile. Ma anche lei senza Vinales...
Michelin Voto 4. La vera protagonista in negativo della stagione. Insieme al maltempo ha reso questo campionato una mezza farsa. Speriamo che l'esperienza sia d'aiuto per la prossima stagione.
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