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mercoledì 27 dicembre 2017

Il Team Ducati Aspar cambia nome in dedica ad Angel Nieto

Una dedica emozionante quella del Team Aspar MotoGP, che ha deciso di cambiare nome in onore del compianto campionissimo spagnolo

Il regalo di Natale per un Angelo. Si può definire così la scelta del Team Ducati Aspar, che ha deciso ed annunciato proprio nel giorno della vigilia di Natale di cambiare la propria denominazione e diventare "Angel Nieto Team". Il grandissimo campione spagnolo ci ha lasciati nel 2017, in seguito ad un incidente stradale che l'ha visto vittima incolpevole. Il vuoto lasciato dal grande Angel è enorme, ed è stato impressionante l'affetto suscitato in tutto l'ambiente MotoGP nei confronti della famiglia del pilota scomparso.

Nieto è stato nella sua lunga carriera anche rivale e mentore del fondatore e titolare del Team Aspar, ovvero Jorge Martinez, al suo fianco nella foto di copertina. C'è poi da ricordare che Gelete Nieto, figlio di Angel, ricoprirà per la squadra spagnola il ruolo di Team Principal nel 2018. Martinez ha raccontato in questo modo una scelta emozionante: «Angel Nieto è sinonimo di gare motociclistiche, uno sport che gli ha dato tanto ed al quale egli stesso ha dato tanto. Le gare motociclistiche sono quello che sono in Spagna, grazie all'uomo che ha posato la prima pietra ed oggi vogliamo fare un tributo a tutto questo rinominando il nostro Team in "Angel Nieto Team". Si imparava moltissimo stando al suo fianco. Angel ha aiutato molte persone, come me tra gli altri. E' stato una parte importante della mia vita, come lo sono i suoi figli Gelete e Pablo, ed anche suo nipote Fonsi».

Un legame importante quello tra Nieto e Martinez, che sono stati compagni di team, rivali e grandi amici: «Angel era molto eccitato riguardo l'intero progetto. Mi affidò Gelete per iniziare la sua carriera nel Racing dicendomi: "So che con te imparerà molto". Poter pagare questo tributo alla sua memoria e continuare questo progetto affidandolo alle mani di suo figlio, che è stato uno dei primi piloti a correre per il mio team, mi rende molto orgoglioso».

In un mondo che viene sempre descritto con tanta rabbia, e governato solo ed esclusivamente dal Dio denaro, è bello leggere storie emozionanti come questa.

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