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lunedì 14 marzo 2016

V4 si, V4 no....e altre fantomatiche soluzioni tecniche. Ma il Desmo non si tocca

V4 si, V4 no. Traliccio, monoscocca, doppio trave in alluminio...Qual è la miglior configurazione? Non spetta a me deciderlo, l'unica cosa certa è l'impegno di Chaz Davies nel cercare la massima prestazione possibile.
In gara1 a Phillip Island arrivò secondo, mentre il suo compagno di squadra terminò al quarto posto. In gara2 nel disperato ed eroico tentativo di arrivare primo scivolò terminando al 10° posto, regalando praticamente al compagno di squadra il podio. In gara1 del round tailandese, appena concluso, ha terminato al quarto posto mentre la seconda Ducati la troviamo solo al 12° posto con Baiocco. In fine in gara2 a Buri Ram ha concluso al terzo posto, lottando ad ogni staccata pur di rimanere nella scia delle velocissime Kawasaki, mentre la seconda Ducati ha concluso al 10° posto con Davide Giugliano. 
A guardare solamente le prestazioni di Chaz Davies si sarebbe propensi a pensare che la Panigale ha colmato il gap dalle quattro cilindri avversarie, ma non è così. Chaz è costretto a dare sempre il 110% sfruttando le sue doti di staccatore per compensare quello che perde sui rettilinei, restando sempre in bilico precario tra il grande gesto e la disfatta. A noi appassionati piace vederlo correre, ci esalta, ma purtroppo tutto questo non può bastare per vincere la "guerra". Ma allora, quando una moto è competitiva? Quando vince...sicuramente, ma anche quando tutti i suoi piloti riescono a sfruttarne il potenziale. Purtroppo sembra di tornare in dietro di qualche anno, quando il solo Stoner riusciva a essere competitivo e vincente con la Desmosedici di Borgo Panigale.
In Motogp si è scelto di cambiare tutto per arrivare ad una moto con caratteristiche simili alle rivali, utilizzabile da tutti, ma di fatto sono 5 anni che si arranca senza grossi acuti. In SBK, abbandonare le soluzioni attuali (conosciute) potrebbe portare a un lungo periodo di transizione...a meno di non attingere direttamente dall'esperienza Motogp e omologare per le strade una "piccola" replica della Desmosedici da poter utilizzare nelle gare delle derivate dalla serie.
Una moto nuova, che rompe gli schemi col passato, ma in grado di vincere da subito...chi non ci metterebbe la firma? 
Il progetto Panigale risale al 2011 (presentazione ad EICMA). 5 anni sono tantissimi per una stradale, nelle competizioni sono l'equivalente di un'era geologica. L'attuale regolamento non premia di sicuro il bicilindrico, relegando la nuova 1299 ad un utilizzo esclusivamente stradale, pertanto rimane una solo via da seguire...se si vuole tornare a primeggiare nel campionato che ha reso famose le Rosse di Borgo Panigale.
Ma il Desmo non si tocca !!!




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