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giovedì 2 febbraio 2017

Lorenzo ha già vinto

No, non mi sono bevuto il cervello, lo so che le gare non sono ancora iniziate, e non mi riferisco nemmeno al suo passato in Yamaha. Jorge ha vinto su un piano umanamente professionale.
Ha vinto sul piano professionale perché ha preso la nuova avventura in Ducati come una sfida da vincere, non come una parentesi mercenaria della sua carriera come i detrattori continuano a sostenere, impegnandosi in modo meticoloso per l'obbiettivo da raggiungere.
Basti pensare alla sua presenza durante i turni in pista dei soli tester, una vera "spugna" pronta ad assorbire ogni sfumatura del nuovo Team. Oppure basta prendere in mano i cronologici di questi tre giorni di test, per vedere la determinazione dell'uomo che non si arrende e prova con le sue forze a migliorarsi.
I test non erano partiti bene per Jorge, oltre un secondo e mezzo di distacco da Casey Stoner alla fine della prima giornata, 17° posto nella griglia con la consapevolezza che il suo stile di guida poco si adattava all'esuberanza della Desmosedici. Quindi cos'ha fatto per migliorare? Poteva lamentarsi e chiedere alla squadra interventi sulla moto per adeguarla al suo stile, invece ha fatto autocritica dicendo come il problema fosse suo. Umilmente ha chiesto consigli ai compagni sul tipo di guida da usare sulla Ducati e, macinando tanti chilometri, nel secondo giorno è riuscito a limare un secondo dal riferimento precedente. Nel terzo giorno, nonostante il maltempo, è stato uno dei pochi a girare fin dal mattino consapevole di dover sfruttare tutto il tempo possibile per affiatarsi con la D16, arrivando a percorrere la bellezza di 177 giri, pari a circa 6 granpremi, in tre giorni. Un duro lavoro che ha pagato, arrivando a poco più di tre decimi dal miglior crono, senza utilizzare le gomme morbide e senza provare un vero time attack. È stato l'unico a completare una vera e propria simulazione di gara, uscendone distrutto fisicamente, ma moralmente soddisfatto. Scommetto che già da oggi starà stilando una nuova preparazione atletica, per ovviare ai problemi fisici riscontrati, senza lasciare nulla al caso. 
In questi pochi giorni di esperienza in Ducati, si è talmente tanto avvicinato a Michele Pirro da sceglierlo come suo personal coach. Anche questo fa capire l'umiltà di un cinque volte campione del mondo che non sceglie in base al blasone, ma vuole al suo fianco la persona che conosce meglio di chiunque altro ogni Ducati da corsa. 
Questi tre giorni ci hanno restituito un Lorenzo diverso da quello che eravamo abituati a vedere attraverso la TV, una persona umile nel criticarsi e nell'ascoltare i consigli della nuova squadra, un vero professionista, un persona determinata nel raggiungere il suo obbiettivo: portare al trionfo la Ducati. Come andrà in gara nessuno lo può prevedere, ma per il momento ha già vinto...e i tifosi l'hanno capito.

4 commenti:

  1. Non servono commenti ... lui è un vero CAMPIONE anche di umiltà perché quando tu fai autocritica e l'obbiettivo è quello di migliorare se stesso, penso che il suo cuore sia veramente grande e la voglia di fare bene c'è ...
    Forza JL99

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  2. Bravo! hai colto perfettamente l'umanità del personaggio.
    Lui ha avuto la "sfortuna" di riuscire a battere Rossi con la stessa moto e nello stesso team, cosa che gli ha attirato addosso un infinità di critiche, cominciando dai commenti televisivi dove lo si dipingeva antipatico solo perchè più introverso del "giullare" Rossi e questo termine non è inteso in modo offensivo sia chiaro.
    Così si è creato una campagna sistematica di denigrazione nei suoi confronti e da molto prima del 2015 che anche i tifosi di Rossi più accaniti non possono non vedere che se colpa c'è stata è caso mai di Marquez (secondo me no, comunque...) e Lorenzo non ha mai fatto nulla di scorretto.
    Poi la leggenda della combine a chi ha un minimo di intelligenza è lampante come fosse assolutamente e forzosamente inverosimile.
    Mentre Lorenzo è una persona semplice, onesta ed obiettiva nel rendere merito a chi lo merita.
    Per cui bravo, perchè hai capito chi è veramente l'uomo prima ancora che il pilota.

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  3. Hai espresso ESATTAMENTE il mio pensiero!

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  4. Lui è sempre stato cosí, solo che ai servi della gleba della TV e della stampa italiana conveniva dipingerlo in tutt'altro modo.

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