"Abbiamo lavorato nelle aree della moto che necessitavano cambiamenti, ma oggi più che la moto ho migliorato il modo di sfruttarla su questa pista. Il mio obiettivo era girare in 1'29"5 per più giri e ci sono riuscito facendolo per una decina di passaggi più o meno. Gli altri giri li ho fatti in 1'30" basso. Dunque va bene. Qui non siamo a livello dei migliori, di quelli che possono vincere, non abbiamo velocità di percorrenza in curva. Su altre piste lo possiamo essere. Dobbiamo continuare a lavorare per migliorare, a comprendere meglio le gomme. Poi vedremo su un'altra pista. Per me è ancora difficile individuare le zone della moto su cui intervenire, perché la Ducati è una moto molto differente dalla Yamaha. Richiede cose differenti anche per esprimersi al meglio. E' un modo di guidare completamente differente. Devi frenare più a lungo, entrare in curva più piano. Stiamo capendo quello passo dopo passo, ma ho ancora bisogno di tempo per capirla e più chilometri per estrarne il massimo".
Alla domanda se abbia dei rimpianti vedendo quanto va forte Vinales sulla sua ex moto ha risposto:
"No no, nessun rimpianto! Ho preso la mia decisione e sono davvero molto contento. Mi sento molto bene con il team, sono molto professionali, devo dire che sono molto contento di essere in Ducati".
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