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domenica 26 marzo 2017

Dall'Igna: “Possono cambiare il regolamento, riscrivere le leggi. Ma non ci potranno mai vietare di continuare a pensare"

 “Possono cambiare il regolamento, riscrivere le leggi. Ma non ci potranno mai vietare di continuare a pensare" ha dichiarato Gigi Dall’Igna a Repubblica.
"Non è mai stato dimostrato che le alette fossero pericolose. Le hanno messe anche i giapponesi, ma non erano altrettanto efficaci perché noi ci avevamo pensato prima. È un pretesto per rallentare la Ducati. Perché le lobby esistono dappertutto, anche nel motomondiale.
Anni fa Honda ha introdotto il cambio seamless che gli ha apportato grandi vantaggi. Agli altri team è servito tempo per mettersi al passo con la concorrenza. Non è tempo di leccarsi le ferite e Ducati ha ideato le alette integrate per dare maggior carico aerodinamico. Le alette c’erano già in F1, noi abbiamo studiato come applicarle su di una moto: più complicato, perché ci sono 3 dimensioni, esistono il rollìo e angoli fino a 60° che le auto se li sognano. Siamo più veloci nell’affrontare e risolvere i problemi. Cento persone tra ingegneri e meccanici di Borgo Panigale, contro migliaia di cervelli tra Tokio, Iwata e Hamamatsu. Non possiamo metterci sullo stesso piano dei giapponesi dal punto di vista economico: arrivano ai test con 3-4 motori diversi, noi con una sola base già definita su cui lavorare. E allora, proviamo a sorprendere tutti. Quando dico che puntiamo al titolo non voglio passare per arrogante. È un nostro dovere, ma non significa che siamo favoriti. Magari dovremo aspettare un’altra stagione. Giorgio è un fuoriclasse, ma ci vuole pazienza”.
(Fonte TuttoMotoriweb)

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